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Cercando la pace. Incontro sull'Ucraina

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Cercando la pace. Incontro sull'Ucraina

Bombe sull'Ucraina. Guerra in Europa. Il dramma dei profughi. L'azione pacifista. L'aiuto possibile. Le Acli del Veneto organizzano un incontro online martedì 15 marzo alle ore 20.30su piattaforma zoom a questo linK https://us06web.zoom.us/j/89259155176 ID riunione: 892 5915 5176

Intervengono:

  • NONA MIKHELIDZE, responsabile di ricerca dell'Istituto affari internazionali esperta di politica estera russa
  • ANDREA CAUSIN, senatore della Repubblica, componente Commissione Difesa
  • MAURO MONTALBETTI, presidente Ipsia
  • In collegamento da Lviv, IARYNA KHOMTSII, collega del Patronato Acli
  • Introduce ANDREA CITRON, presidente regionale Acli
Per informazioni Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Evento organizzato dalle Acli del Veneto, finanziato con risorse 5X1000 dell’Irpef - anno 2020 Info: www.acliveneto.it

 

    Ucraina e lavoro domestico

    • Pubblicato inCAF
    Ucraina e lavoro domestico

    Dai dati INPS emerge che circa il 15% dei lavoratori domestici impiegati in Italia è di origine Ucraina. Possiamo quindi considerare l'Ucraina come la terza nazionalità per numero di assistenti familiari presente nel nostro Paese.

    In questo momento di crisi, i datori di lavoro domestico possono farsi prossimi e offrire il loro sostegno per i lavoratori domestici ucraini alle proprie dipendenze e al loro nucleo familiare, diventando un importante punto di riferimento.

    Tuttavia, è necessario non sottovalutare le ripercussioni di tale conflitto nell'ambito della gestione di un rapporto di lavoro domestico. Cosa fare dunque se la colf o la badante ucraina decide di partire?

    Se l’attività lavorativa viene sospesa le opzioni pratiche per gestire l’assenza sono tre:

    • concordare un periodo di ferie con il lavoratore (qualora il domestico non le abbia maturate si possono anche anticipare);
    • concordare un periodo di aspettativa non retribuita;
    • un mix delle due soluzioni precedenti: concordare un periodo di ferie fino ad esaurimento e poi procedere con l'aspettativa non retribuita.

    Ricordiamo inoltre che, su richiesta del lavoratore è possibile anticipare una parte del TFR maturato al dipendente.

    In prossimità della partenza, si consiglia in ogni caso di sottoscrivere un accordo scritto rispetto all'assenza concordata e di farsi lasciare un recapito telefonico ( anche estero) oltre ad un indirizzo mail.

    Per ulteriori informazioni l'ufficio Lavoro domestico di Acli Service Treviso è disponibile al n. 0422545226 - mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

      L'orto sostenibile. Il 25 marzo con i venerdiconleacli

      • Pubblicato inAcli
      L'orto sostenibile. Il 25 marzo con i venerdiconleacli

      L’ORTO SOSTENIBILE. COME REALIZZARLO E MANTENERLO
      INCONTRO PUBBLICO #VENERDICONLEACLI
      VENERDI 25 MARZO 2022 ore 15
      Circolo Acli Ricreativo Anziani aps, via Schiavonesca 154 Giavera del Montello

      NE PARLIAMO CON PAOLO VETTORETTO
      dottore in Scienze forestali e ambientali Titolare Baia Fiorita Società Agricola

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        Non si tratta. Convegno con Marco Omizzolo

        • Pubblicato inAcli
        Non si tratta. Convegno con Marco Omizzolo

        In occasione della Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, indetta da Papa Francesco, continuiamo l’approfondimento sulle forme di schiavitù presenti nel nostro territorio e che coinvolgono anche i nostri stili di vita. Il Coordinamento delle realtà di "Non si tratta Treviso" ci hanno coinvolto in questo interessante incontro pubblico con Marco Omizzolo, sociologo Eurispes e docente all'Università La Sapienza, autore del libro "Sotto padrone. Uomini, donne e caporali nell'agromafia italiana".

        GIOVEDI 17 MARZO ORE 20.30
        AUDITORIUM PIO X Via D'Alviano Treviso
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        Il suo sarà un viaggio nel cuore delle agromafie, tra caporali che lucrano sul lavoro di donne euomini, spesso stranieri, struttati nei campi e nelle serre italiane. Braccianti indotti ad assumere sostanze dopanti per lavorare come schiavi. Ragazzi che muoiono - letteralmente - di fatica. Donne che ogni giorno suiscono ricatti e violenze sessali. Un sistema pervasivo e predatorio, che spinge alcuni lavoratori a suicidarsi mentre padroni e padrini si spartiscono un bottino di circa 25 miliardi di euro l'anno.

        Per partecipare è necessaria la prenotazione a questo link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfadySl6kRAExkrEOk6jNkfMaQTNyfW857TlNUrlhAktYQGUA/viewform

          Ucraina: a Cornuda una fiaccolata per la pace il 2 marzo

          Ucraina: a Cornuda una fiaccolata per la pace il 2 marzo

          Tra le associazioni di Cornuda, si è discusso su quanto sta avvenendo in Ucraina condividendo la necessità di sostenere la PACE con segni visibili e percepibili dalla gente, con la preghiera e con emozioni che possano rimanere nei cuori della gente e dei nostri ragazzi.

          L'idea è quella di accogliere a piene mani l'invito di Papa Francesco di digiunare per la Pace il mercoledì delle ceneri e dopo la funzione religiosa di mercoledì sera, di lanciarsi in una fiaccolata dal Sagrato della chiesa parrocchiale verso la Rocca. Anche l’amministrazione comunale ha accettato di partecipare in forma ufficiale in rappresentanza di tutta la cittadinanza.

          E’ un momento importante che unisce accoglienza, dignità dell’uomo e la sua fragilità, le esperienze fatte, la visita della Madonna di Betnaia a Cornuda e le tragedie che continuano a generarsi quando il dialogo e il rispetto lasciano il posto alla violenza e alle armi!
           
          L’iniziativa è rivolta a credenti e non credenti, a tutti gli uomini e le donne che hanno a cuore la pace come stile di vita e concretezza quotidiana, che si sentono artigiani della pace e che hanno voglia di testimoniarla e manifestarla!
          Tra le realtà che organizzano e promuovono l'inizitiva il Circolo Acli di Cornuda in rete con le organizzazioni del territorio.

            Richiesta di cittadinanza, corsa ad ostacoli

            Richiesta di cittadinanza, corsa ad ostacoli

            In Italia ottenere la cittadinanza continua ad essere una corsa ad ostacoli, ma chi ben comincia è a metà dell’opera.

            A distanza di trent’anni dall’emanazione della legge sulla cittadinanza, nel nostro Paese l’acquisto della cittadinanza italiana continua ad essere un procedimento amministrativo pieno zeppo di ostacoli da superare. Ogni passaggio necessario ad ottenere lo status richiede un’attenzione e una perizia quasi maniacali. Tutto comincia con la raccolta della documentazione utile ad istruire la pratica.

            "Credo si possa solo immaginare cosa significhi per buona parte delle persone non comunitarie, ottenere un certificato di nascita del paese d’origine e il certificato dei carichi pendenti di ciascun paese in cui hanno risieduto, e, in ultima istanza accertarsi di poter contare su residenza ininterrotta in Italia di ben 10 anni - commenta Laura Vacilotto Acli Treviso -. Arrivati a questo punto una persona si immagina di aver affrontato con fatica il pezzo di strada in salita, per potersi poi ricaricare in con la discesa. Invece no, siamo solo all’inizio. Infatti ricordiamoci che il procedimento in Italia è connotato da un carattere di significativa discrezionalità, detta in altri termini, a fronte della sussistenza di requisiti appena richiamati il Ministero può valutare se accogliere o meno la richiesta".

            Non si tratta di mettere in discussione la scelta di uno Stato di normare in modo autonomo il tema, tuttavia non possiamo fare a meno di riscontare una complessità ingiustificata e una rigidità che richiede negli aventi diritto una volontà d’acciaio. La stessa volontà che spinge ogni anno molti di cittadini stranieri ad intraprendere questo percorso, perché per loro ottenere la cittadinanza italiana rappresenta il perfezionarsi di un disegno migratorio. E’ importante per le Acli essere di sostegno a questi nuovi cittadini e accompagnarli in tutte le fasi di questo percorso tortuoso.

            Si affidano alla competenza dei nostri operatori qualificati, consci del fatto che in Italia ottenere la cittadinanza è una corsa ad ostacoli ma se ben si comincia è un diritto irrinunciabile oltre che una straordinaria occasione per vivere e lavorare nel nostro territorio.

            Documenti per la cittadinanza per matrimonio

            Documenti per la cittadinanza per naturalizzazione

            PER I 18ENNI NATI IN ITALIA SI CHIEDE IN COMUNE

            Attenzione a non dimenticarlo: i ragazzi stranieri nati e cresciuti in Italia che hanno compiuto 18 possono ottenere la cittadinanza italiana presso il proprio Comune di residenza se:

            • hanno regolare permesso o carta di soggiorno
            • hanno sempre avuto, fin dalla nascita, la residenza in Italia oppure possono dimostrare di aver sempre vissuto in Italia (con documentazione idonea: frequenza a scuola, vaccinazioni ecc..)

            QUANDO
            La richiesta della cittadinanza si può fare a partire dal giorno del compimento dei 18 anni fino al compimento dei 19 anni.
            L’Ufficiale di stato civile del comune manderà una lettera di avviso a tutti gli interessati durante i 6 mesi precedenti il compimento dei 18 anni.
            In caso di arrivo in ritardo della lettera, dal giorno della ricezione si ha un anno di tempo per andare in comune e chiedere la cittadinanza italiana.
            Se non arriva alcuna comunicazione dal comune è possibile fare richiesta anche oltre il limite dei 19 anni previsto dalla legge.

            COME
            Per ottenere la cittadinanza è necessario presentare un’apposita dichiarazione di volontà in comune, presso l’Ufficio di stato civile. La cittadinanza italiana sarà riconosciuta, dopo la verifica dei requisiti, entro 120 giorni.

            RIFERIMENTI E CONTATTI
            Per ogni informazione contatta e fissa appuntamento con lo Sportello Immigrati del Patronato Acli di Treviso alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefonando al numero 0422 1836144 opzione 1.

            PRIMA DI TUTTO LA PACE

            • Pubblicato inAcli
            PRIMA DI TUTTO LA PACE

            La guerra non ha e non potrà mai avere l'ultima parola. Continui fervente l'opera della diplomazia internazionale per trovare una intesa e cessi immediatamente la violenza.

            "Questa mattina - racconta Michela, operatrice nel Servizio Lavoro Domestico di Acli Service - si percepisce un’atmosfera diversa  tra i nostri sportelli e in sala d’attesa... Donne ucraine che sono qui per i loro contratti di lavoro, per le richieste di Naspi, per i loro Isee. Che hanno la “morte nel cuore”. A qualcuna sfugge una lacrima, qualcun’altra che ci racconta le notizie provenienti dalla loro famiglia in patria.

            In poco più di due ore ho già raccolto nel telefono messaggi preoccupati e parole sussurrate con cui queste signore ci raccontano di familiari pronti e a disposizione per difendere la propria patria, ho già visto foto di nipoti quindicenni in divisa militare pronti per la guerra. Dentro a storie normali di vita quotidiana che vengono scombussolate da un’invasione.

            Le signore Ucraine ci tengono a sottolinearmi che è dal 2014 che la paura di un’invasione russa era nell’aria….ma non pensavano potesse davvero succedere.

            E ora che si fa?.... mi chiedono. Ha senso lavorare ancora qualche anno qui per maturare il diritto alla pensione italiana o meglio che ritorni subito in patria dalla mia famiglia?

            Una di loro mi racconta: "Avevo detto a mio figlio 2 settimane fa di venire in Italia a trovarmi per un breve periodo e stamattina mi ha solo risposto: mamma avrei dovuto ascoltare il tuo consiglio... ma ora gli aeroporti già non funzionano..."

            Ivana tornata in Ucraina all’inizio di gennaio 2022 mi scrive: Michela stavo facendo le pratiche per adottare tre ragazzini di 8-11 e 13 anni rimasti soli, il loro papà  morto due anni fa , la mamma il 12 febbraio a causa di un tumore. Avevo preso i ragazzini a casa mia sperando che la mamma potesse star meglio. Ora ho iniziato l’iter per l’adozione.  Ma che succederà?

            Mi domando come potrei sentirmi io se fossi al loro posto? Spero solo che i datori di lavoro e i/le nonni/e assistiti portino pazienza se vedono queste lavoratrici sovrappensiero. Lavorare con la tristezza nel cuore e la preoccupazione che traspare nel volto.

            Da parte mia: tra un appuntamento e l’altro almeno due parole di vicinanza a chi mi trovo di fronte, a chi continua “la normalità” della vita sentendosi il cuore spezzato e la confusione in testa.

            Grazie a voi che vi occupate dei nostri parenti fragili e bisognosi e che per le cause  più disparate avete deciso di lasciare i vostri affetti più cari per poter guadagnare e dar loro la possibilità di futuro migliore".


             

            Per questo le Acli scrivono: condanniamo fortemente l’aggressione militare Russa ai danni della sovranità della Repubblica Ucraina e ci uniamo a tutte le preghiere, le manifestazioni, i cortei che chiederanno la pace e che ritengono che la pace esista solo nella giustizia, e che non siano ammesse ambiguità nel distinguere torti e ragioni, oppressi ed oppressori, aggrediti ed aggressori.

            Siamo vicini alle persone e alle famiglie in Ucraina sotto attacco, e ci stringiamo forte ai nostri amici del Patronato Acli lì presenti.

            La scelta per la pace non può far dimenticare che in questo momento la Federazione Russa svolge il ruolo dell’aggressore, attentando all’integrità territoriale e alla libertà di un Paese confinante. Esortiamo tutti gli interlocutori, per primo il Governo russo, ad abbandonare immediatamente il piano del confronto armato e a tornare a quello delle trattative diplomatiche, avendo come unico bene da tutelare la libertà e il benessere dei popoli.

            Invitiamo per questo motivo tutte le cittadine e i cittadini ad esporre le bandiere della pace e ci uniamo, con le donne e gli uomini di buona volontà, alla giornata di digiuno per la pace promossa da Papa Francesco per il 2 marzo prossimo.

             

              Indagine sulla parità di genere e salariale

              • Pubblicato inAcli
              Indagine sulla parità di genere e salariale

              Carriere sbarrate, poche promozioni e riconoscimenti, tanti contratti part-time. Il lavoro delle donne nel Veneto è un percorso a ostacoli. Lo si vede soprattutto nella differenza di stipendi tra donne e uomini: il gender pay gap (divario retributivo) nella nostra Regione è di circa il 32%. la disparità è nelle buste paga, nei ruoli attribuiti, in ciò che per un uomo è riconosciuto come diritto e ad una donna offerto come "opportunità":

              Per approfondire il tema della disparità di genere nel nostro Paese, le Acli hanno predisposto un approfondito lavoro di ricerca, con uno specifico focus sulle situazioni retributiva e previdenziale, cercando di rilevarne l’esistenza, le dimensioni e gli effetti prodotti.

              Il lavoro è realizzato dal Coordinamento Donne Acli e dall’area Lavoro, proprio con l'obiettivo di offrire una fotografia della situazione lontana dagli stereotipi ed aderente alla realtà.

              Il percorso di ricerca prevede una fase di indagine diretta  attraverso un breve questionario online da sottoporre ad adulti in condizione lavorativa o in pensione.

              Si può compilarlo a questo linK: urly.it/3hwta.

               

                Avrò cura di te. Incontro sull'amministratore di sostegno a Pieve di Soligo

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                Avrò cura di te. Incontro sull'amministratore di sostegno a Pieve di Soligo

                L’amministratore di sostegno è una figura istituita per coloro che si trova-no nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi. Gli anziani e i disabili possono chiedere al giudice che nomini qualcuno che abbia cura della loro persona e del loro patrimonio.

                Il Circolo Acli Quartier del Piave organizza un incontro per persone che vogliono approfondire questa possibilità, sia perché già svolgono il servizio o sono nella prospettiva di doverlo assumere, sia perché desiderano mettersi a disposizione di chi invece non ha nessuno.

                VENERDI 18 MARZO, ORE 18.30 Sala teatro Fondazione Casa per anziani onlus

                Perché un Amministratore di Sostegno?
                Paola Licini, direttrice della Fondazione Casa per Anziani di Pieve di Soligo

                Chi è, di cosa si occupa e come?
                Alice De Bortoli, referente servizio ADS Acli Treviso Esperienze e testimonianze concrete

                Prendersi cura di persone in difficoltà richiede equilibrio e pazienza.
                Per informazioni tel 0422 56340 oppure scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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                  Caro energia: via libera per decreto a nuovi sconti in bolletta

                  Caro energia: via libera per decreto a nuovi sconti in bolletta

                  Caro Energia: le misure urgenti del Governo

                  È stato approvato dal Consiglio dei ministri la scorsa settimana il decreto con nuove misure per contenere il caro bollette di luce e gas, il cui costo è aumentato vertiginosamente nell’ultimo anno: previste una serie di misure a sostegno delle famiglie e delle imprese.

                  Vengono di fatto riproposti i benefici previsti dai precedenti provvedimenti per le bollette elettriche sia per le utenze fino a 16,5 kW, sia per quelle superiori, anche connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico. Si tratta di un taglio degli oneri che mira a controbilanciare l’aumento del costo dell’energia. Per le bollette del gas, oltre al taglio oneri di sistema, si applica anche l’IVA scontata al 5%.

                  Nel decreto legge approvato il 18.02.2022 il Governo ha introdotto dunque:

                  • il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, 
                  • per lo sviluppo delle energie rinnovabili,
                  • per il rilancio delle politiche industriali.

                  Le misure ammontano a quasi 8 miliardi, di cui circa 5,5 saranno destinati a fare fronte al caro energia e la restante parte invece a sostegno delle filiere produttive che stanno soffrendo maggiormente in questa fase.

                  Con questo nuovo decreto vengono prorogate al secondo trimestre 2022 (fino a fine giugno) le misure già in essere introdotte Decreto Ristori ter (DL n. 4/2022):

                  • per il settore dell’energia elettrica: l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) provvede all’azzeramento delle aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW (inoltre anche per le utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW). Si tratta di un taglio degli oneri che mira a controbilanciare l’aumento del costo dell’energia.
                  • per il settore gas metano: la riduzione dell’Iva che viene applicata al 5% e la riduzione delle aliquote degli oneri generali;
                  • il rafforzamento del bonus sociale per le famiglie con ISEE di circa 8.000 € (oppure di 20.000 € nel caso di famiglie numerose), che sarà quantificato con precisione in seguito al monitoraggio degli aventi diritto, considerando uno stanziamento di 500 milioni di euro.

                  Per aiutare le imprese che consumano molta energia elettrica, i cui costi per kWh, calcolati in media durante il trimestre 2022, hanno subito un aumento superiore al 30% rispetto allo stesso periodo del 2019 il decreto prevede "un contributo straordinario a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti, sotto forma di credito di imposta, pari al 20% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel secondo trimestre 2022.

                  Credito di imposta anche per determinate imprese che consumano un certo quantitativo di gas naturale nella misura del 15% della spesa sostenuta per l'acquisto del gas che è stato consumato nel primo trimestre del 2022 (se il prezzo del gas ha subito un incremento superiore al 30% rispetto allo stesso periodo del 2019).

                  Misure in prospettiva

                  Il decreto inoltre include un programma per:

                  • forte accelerazione sul fronte delle fonti rinnovabili, in particolare per il fotovoltaico, con un intervento di semplificazione per l’installazione sui tetti di edifici pubblici e privati e in aree agricole e industriali;
                  • incremento della produzione nazionale di gas, per arrivare a diminuire il rapporto importazione/produzione da utilizzarsi a costo equo per imprese e PMI;
                  • pacchetto di norme per aumento e ottimizzazione dello stoccaggio di gas;
                  • aumento della produzione di carburante sintetico e supporto al suo utilizzo in settori strategici, come ad esempio trasporti e aerei.
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                    Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

                    Giorgio La Pira