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Elettricità: Servizio a Tutele Graduali anche per i clienti “vulnerabili”.

    Elettricità: Servizio a Tutele Graduali anche per i clienti “vulnerabili”.

    La Legge Concorrenza 2024 ha stabilito che tutti i clienti vulnerabili possono richiedere, entro il 30 giugno 2025, di essere forniti nel Servizio a Tutele Graduali rivolgendosi all’esercente di tale servizio competente nella propria area territoriale attraverso diversi canali messi a disposizione dagli operatori: servizio telefonico dedicato, canali digitali (come siti web e app), sportelli fisici, dove disponibili.
    Clicca qui per conoscere il fornitore della tua zona: Elenco dei fornitori
    Per clienti vulnerabili si intendono coloro che si trovano in una delle seguenti condizioni:
    - ha compiuto 75 anni;
    - ha diritto a ricevere il bonus sociale elettrico (per livello ISEE) o il bonus per gravi condizioni di salute (con utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall’energia elettrica);
    - è soggetto con disabilità ai sensi dell’art. 3 della Legge 104/92.

    Attualmente il servizio a tutele graduali offre condizioni economiche vantaggiose, soprattutto per quanto riguarda i costi fissi. Sul sito di Arera scopri qui i valori di tutte le componenti di prezzo.
    Però si deve tenere bene in considerazione che:
    - il servizio a tutele graduali scadrà il 31/03/2027, dopo tale data ci sarà un passaggio automatico al mercato libero con tariffe diverse (che potrebbero essere meno vantaggiose);
    - sarà possibile rientrare nel mercato tutelato (che sarà sempre mantenuto per i clienti vulnerabili) in qualsiasi momento e anche dopo la scadenza del 31/03/2027;
    - non è previsto il rientro in mercato tutelato automatico alla scadenza del 31/03/2027.

    Se necessiti di consulenza per confrontare le tue attuali tariffe con le tariffe del Servizio a Tutele Graduali o le tariffe del mercato tutelato, rivolgiti allo sportello Lega Consumatori contattando gli operatori ai seguenti recapiti:
    Lega Consumatori Treviso
    lunedì 14:30 – 17:30
    giovedì 08:30 – 12:30
    cell. 3921012239
    Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

     

     

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    Previdenza complementare sempre più importante

      Previdenza complementare sempre più importante

      Era nell’aria la possibilità che venissero introdotte novità legislative in materia di previdenza complementare. Con la finanziaria 2025 è stata data nuova luce al secondo pilastro del sistema previdenziale del nostro Paese, complice anche le difficoltà in cui sta annaspando il primo (ovvero l’Inps).
      Per questo motivo si sta spingendo da anni in questa direzione: incentivare l’adesione dei cittadini alla previdenza complementare per sopperire alle lacune della previdenza pubblica. I vantaggi ci sono già, sia perché si tratta di una forma di investimento (del nostro TFR e non solo), sia dal punto di vista fiscale, per i numerosi benefici economici immediati. Con l’ultima Legge di bilancio è stato dato un ulteriore stimolo in questo senso poiché l’importo versato in questi fondi diventa rilevante anche per l’accesso alla pensione Inps. Per i soggetti rientranti nel sistema contributivo infatti (cioè coloro i quali hanno il primo accredito contributivo successivo al primo gennaio 1996), la pensione di vecchiaia e la pensione anticipata contributiva sono possibili solo se l’assegno di pensione calcolato supera un certo ammontare; per la pensione di vecchiaia l’importo minimo richiesto è pari all’ammontare dell’assegno sociale Inps; per la pensione anticipata contributiva il minimo è di 3 volte la misura dell’assegno sociale Inps. Nel caso in cui non si raggiunga questa cifra minima non è possibile l’accesso a pensione. Per questo motivo assume notevole importanza quanto introdotto dalla L.207/2024: ora, per il raggiungimento di tale importo minimo, può essere computato anche il valore di una o più prestazioni di rendita di forme pensionistiche di previdenza complementare. Si può utilizzare quindi ciò che si ha versato nei fondi di previdenza complementare per andare in pensione con l’Inps. La piena operatività di questa misura richiederà un decreto del Ministro del Lavoro, di concerto con il Ministro dell’Economia, che definirà i criteri di calcolo e le modalità di richiesta e certificazione della rendita, ma già da ora è evidente il valore di quanto espresso dalla nuova finanziaria.
      In conclusione, la novità più rilevante nel 2025 per quanto riguarda le pensioni interessa proprio gli aderenti alla previdenza complementare, a ulteriore conferma del ruolo sempre più rilevante del secondo pilastro del sistema previdenziale del nostro Paese.

      Per maggiori informazioni si può fissare un appuntamento con i consulenti del Patornato Acli:
      Tel. 0422.1836144 – tasto 2
      oppure email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. indicando i propri riferimenti e la sede presso la quale si richiede l’appuntamento.

      (A.S.)

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      Ape sociale 2025

        Ape sociale 2025

        La nuova Legge di bilancio ha prorogato anche per il 2025 la misura dell’Ape sociale, l'assegno di accompagnamento alla pensione di vecchiaia per le categorie sociali più deboli, confermando il requisito anagrafico a 63 anni e 5 mesi.
        Istituito per la prima volta nel 2017 in forma sperimentale e di anno in anno rinnovato, l’anticipo pensionistico nasce come un'indennità erogata fino al compimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia a soggetti che si trovino in particolari condizioni.

        Le categorie dei possibili beneficiari rimangono le stesse già previste per l’anno 2024, e si tratta di:
        · lavoratori che si trovino in stato di disoccupazione e che abbiano terminato di percepire integralmente il trattamento di disoccupazione spettante;
        · soggetti con un grado di invalidità civile riconosciuta pari almeno al 74%;
        · caregiver da almeno sei mesi di un familiare con handicap in situazione di gravità con cui siano conviventi;
        · lavoratori dipendenti che svolgano da almeno sette anni negli ultimi dieci o almeno sei anni negli ultimi sette attività lavorative gravose.

        E’ necessario inoltre possedere una certa anzianità contributiva, diversa a seconda della categoria di beneficiari a cui si appartiene, ricordando a tal proposito che per le lavoratrici madri è prevista una riduzione dei requisiti contributivi pari a 12 mesi per ciascun figlio nel limite massimo di 2 anni.
        Per le prime 3 categorie l’accesso al beneficio è subordinato al possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni, per i lavoratori addetti a mansioni gravose il requisito è di 36 anni.
        Si ricorda inoltre che è stata confermata anche la regola della totale incumulabilità del sussidio con redditi da lavoro dipendente e autonomo ad eccezione di quelli derivanti dal lavoro autonomo occasionale, nei limiti di 5.000€ lordi annui.
        Se pensate di avere i requisiti per rientrare in questa possibilità di anticipo pensionistico vi invitiamo a >>> prenotare un appuntamento con i nostri consulenti di Patronato per verificarne i presupposti.
        Per l’anno 2025 le domande di riconoscimento delle condizioni per l’accesso all’indennità di APE Sociale devono essere presentate entro la data del 31 marzo 2025!
        Sono previsti anche ulteriori termini di scadenza il 15 luglio e il 30 novembre 2025, sempre però che residuino le necessarie risorse finanziarie.

        (A.S.)

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        16° trofeo Than Dong 2025

          16° trofeo Than Dong 2025

          Anche quest'anno torna la 16^ edizione del Trofeo Than Dong - il piccolo genio. Sarà una mattinata dedidata interamente ai bambini con le specialità fighting ball e staffetta. L'evneto è organizzato dall'Asd Thien Phuc in collaborazione con l'US Acli aps di Treviso per domenica 2 febbraio 2025 a partire dalle ore 9:00 presso gli impianti sportivi comunali di Istrana.
          L'evento è gratuito e interamente dedicato ai bambini.

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          Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

          Giorgio La Pira