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A Pieve di Soligo arriva Daniele Novara per parlare di mediazione dei conflitti

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A Pieve di Soligo arriva Daniele Novara per parlare di mediazione dei conflitti

OCCHIO PER OCCHIO IL MONDO DIVENTA CIECO Guerra, Pace, Educazione alla nonviolenza

Sarà Daniele Novara attraverso un’intervista condotta dalle Acli di Treviso in collaborazione con gli studenti della 5A del Liceo delle scienze umane dell’istituto Marco Casagrande di Pieve di Soligo ad affrontare il tema della guerra e della mediazione ai conflitti, partendo dai macroscenari attuali ma con un forte approccio psicopedagogico legato alla formazione e alle sfide educative di oggi.

L’evento organizzato dalle Acli, con il patrocinio del Comune e in collaborazione con l’associazione musicale Benvenuti di Conegliano, si svolgerà venerdì 24 maggio 2022 alle ore 20:30 presso l’Auditorium “Battistella-Moccia” in Piazza Vittorio EmanueleII, 9 a Pieve di Soligo.

Ad oggi, dopo due anni di pandemia da Covid-19, la situazione nel mondo non è affatto migliorata. A causa dello scoppio della guerra in Ucraina nuove preoccupazioni si sono diffuse, non solamente ne ipaesi colpiti, ma in tuttolo scenario europeo e addirittura mondiale.

Chi di noi, all’inizio di quest’anno 2022, si sarebbe potuto immaginare una situazione così drammatica? L’opinione pubblica è divisa, la polarizzazione delle posizioni è spesso estrema. Guerra nucleare, crisi energetica ed economica sembrano scenari plausibili.

Allora “si tratta di darsi del tempo per riflettere e per ricominciare a pensare a partire da un punto di vista spesso trascurato ma irrinunciabile: quello pedagogico”, afferma il prof. Paolo Rigo, dirigente scolastico dell’istituto pievigino. “Abbiamo voluto farci aiutare in questo da Daniele Novara, pedagogista e fondatore del Centro Psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti (CPP) di Piacenza”, uno dei massimi esperti italiani di queste tematiche.

“Questo evento, che si inserisce nell’ambito della mostra itinerante sull’esperienza di don Lorenzo Milani e della scuola di Barbiana, é stato creato per interrogarci su quanto il tempo del “postpandemia” e dell’attuale scenario geopolitico possano rappresentare elementi di riflessione e di ripartenza rispetto a quale presente e futuro vogliamo costruire - afferma il presidente delle Acli Alessandro Pierobon -. La mostra, che da fine aprile è già stata ospitata a Carbonera, Cornuda, Valdobbiadene, Biadene è diventata l’occasione per attivare il volontariato del territorio nell’accoglienza e nell’animazione di questi spazi espositivi che, per quanto riguarda la proposta, ha visto coinvolti i gruppi del territorio e le scuole di ogni ordine e grado”.

“Barbiana, il silenzio diventa voce” è stata installata nei locali dell’istituto Marco Casagrande, Via Stadio 7, Pieve di Soligo questa settimana e ci rimarrà fino a fine mese. Durante la serata sarà disponibile una selezione di pannelli presso l’Auditorium “Battistella Moccia” di Pieve di Soligo.

Nel corso dell’incontro gli studenti della classe 3A del Liceo delle scienze umane presenteranno la nuova voce di Wikipedia da loro elaborata “L’obbedienza non è più una virtù”, ricordando don Lorenzo Milani. La serata sarà arricchita da alcuni interventi musicali a cura dell’istituto “Arnaldo Benvenuti” di Conegliano.

Evento realizzato grazie al contributo di Acli Veneto nell’ambito del progetto “AcxLI: Animatori di comunità per laboratori di inclusione” finanziato dalla Regione Veneto.

    Al Biblico di Vittorio Veneto parliamo di "Tempi Apocalittici"

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    Al Biblico di Vittorio Veneto parliamo di "Tempi Apocalittici"

    Anche quest'anno le Acli del Veneto e di Treviso sostengono un interessante appuntamento all'interno del calendario promosso dal Festival Biblico di Vittorio Veneto.

    In particolare sabato 21 maggio a partire dalle ore 16 si terrà un dialogo nel Cortile del Seminario Vescovile a Ceneda, Vittorio Veneto (TV)

    "Tempi apocalittici. Vie di speranza nell’umana esistenza economica e sociale"
    con padre Felice Autieri (storico, OFMConv Sacro Convento Assisi),
    Luigi Gui (sociologo, docente Università di Trieste)
    modera Francesco Polo


     

    «...e vidi un nuovo cielo e una nuova terra» (Ap 21,1)
    Apocalisse è il libro con cui si chiude la Bibbia, uno scritto a tratti enigmatico, ricco di simboli e per questo di complessa interpretazione, ma anche colmo di speranza e di fiducia. Un libro di profezia, che porta con sé l’annuncio del significato della storia e apre a una visione sul futuro pur restando ben radicato nel presente, e di rivelazione – questo significa, infatti, il termine άποκάλυψις, apokálypsis, in greco – ponendo Gesù, il Crocifisso- Risorto, come chiave di lettura dell’intera vicenda umana e del mondo.
    Quest’anno abbiamo scelto come criterio tematico il testo dell’Apocalisse per indagarne alcuni degli aspetti più salienti e approfondire alcune questioni che segnano il nostro tempo. Pensiamo, infatti, che Apocalisse sia un libro che offre delle chiavi interpretative per decifrare questo presente ambivalente, con coraggio, senso di responsabilità e con uno sguardo di speranza. 
    Sono quattro le prospettive principali attraverso le quali si articola la nostra riflessione: biblico-esegetica, con gli appuntamenti di approfondimento sul testo di Apocalisse, antropologicafilosofica, per riflettere sul senso e le dimensioni del tempo, geopolitica, che si concentra sull’oggi e sull’invito di Apocalisse a leggere e vivere ogni tempo presente, linguistica  e del pensiero critico, entrambe strettamente connesse a concetti chiave del nostro vivere, come libertà, scelta, coerenza e responsabilità.

      Primo maggio: festa del lavoro e dei lavoratori

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      Primo maggio: festa del lavoro e dei lavoratori

      Niente passi indietro, anzi. Niente retorica stavolta, per favore. Niente ripresa di temi triti e ritriti. Per il primo maggio quest’anno torniamo a riflettere sulle strategie di conciliazione tra vita familiare/relazionale e lavoro ma lo facciamo cercando di inserire alcuni elementi nuovi e di dare fiato e gambe a delle buone idee, delle buone prassi.

      Innanzitutto non siamo solo noi, ci sono i due Vescovi che guidano le diocesi di Treviso e Vittorio Veneto e che celebreranno la santa messa in parrocchie con una radicata presenza Acli; ci sono i due Uffici di pastorale sociale e del lavoro con cui stiamo condividendo non solo l’organizzazione operativa di questa giornata ma anche la riflessione sui temi che vogliamo presidiare, sui percorsi che intendiamo realizzare; siamo in collaborazione con le Acli di Venezia per tutta questa partita, e poi con le parrocchie, l’associazione Famiglie 2000.

      Abbiamo ragionato a lungo sul fatto che questo tema, conciliare la vita familiare e il lavoro, tornasse urgente oggi. E siamo convinti che si, è proprio così. Perché l’inverno demografico si mitiga anche con serie politiche aziendali, alleanze tra imprese e lavoratori, autentiche scelte di buon vivere che creano inevitabilmente valore aggiunto ed aumentano la produttività. Il documento che stiamo realizzando e che firmeremo, Acli, Pastorale Sociale e Pastorale Famigliare, vuole proprio dimostrare questo: più le aziende sono family friendly, più ci guadagnano in fatturato. La pandemia ha sdoganato lo smart working cui bisogna dare concretezza, modulazione operativa sostenibile. Se non ora, quando?

      “Il lavoro – ha scritto Papa Francesco nel messaggio del primo maggio 2022 - è la base su cui costruire la giustizia e la solidarietà in ogni comunità. Per questo, «non si deve cercare di sostituire sempre più il lavoro umano con il progresso tecnologico: così facendo l’umanità danneggerebbe sé stessa. Il lavoro è una necessità, è parte del senso della vita su questa terra, via di maturazione, di sviluppo umano e di realizzazione personale».  Dobbiamo unire le idee e gli sforzi per creare le condizioni e inventare soluzioni, affinché ogni essere umano in età lavorativa abbia la possibilità, con il proprio lavoro, di contribuire alla vita della famiglia e della società”.

      Alessandro Pierobon
      Presidente provinciale Acli


      GLI APPUNTAMENTI DEL PRIMO MAGGIO A TREVISO

      CORNUDA E SUSEGANA: tradizionale appuntamento al mattino per la santa messa e successiva festa in piazza con benedizione degli automezzi e delle persone. Momento conviviale a Cornuda e a Susegana con i due Circoli Acli.

      A MARTELLAGOsi riuniscono invece le Acli di Treviso e Venezia insieme all’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Treviso. Alle ore 9,30 santa messa presieduta dal Vescovo di Treviso mons. Michele Tomasi. A seguire tavola rotonda: Lavoro e famiglia, alleanza possibile Si parla spesso di conciliazione famiglia lavoro. Ma il termine stesso di conciliazione, mutuando il significato processuale, ci rimanda alla composizione di una lite, a un iniziale conflitto. E’ necessario invece pensare ad un’alleanza tra famiglia e lavoro, un patto di unione per raggiungere uno scopo comune, quello di riempire di significato il percorso di vita. Urge un cambio di paradigma, superare lo storico dualismo famiglia e lavoro percepito da lavoratori, imprese, parti sociali, pubblica amministrazione. Lavoro e famiglia devono stare dalla stessa parte. Soprattutto ora che la pandemia ha sdoganato completamente il tema dello smart working e l’inverno demografico chiede con sollecitudine un preciso cambio di rotta.

      A SANT’ANDREA DI SERAVALLE (VITTORIO VENETO) ore 18,30 Santa messa animata dalle Acli di Trevis e presieduta dal vescovo mons. Corrado Pizziolo.

        La Fap Acli di Treviso a Congresso il 30 aprile

        • Pubblicato inFAP
        La Fap Acli di Treviso a Congresso il 30 aprile

        Sabato 30 aprile 2022 si apre la stagione congressuale della Federazione Anziani e Pensionati delle Acli di Treviso che, nel giro di un paio di mesi, porterà al rinnovo di tutte le cariche associative ad ogni livello e ad un profondo ripensamento della presenza di questa organizzazione sul territorio.

        A tema ci sarà il contrasto ad ogni forma di disuguaglianza, lo scenario post pandemico e la situazione geopolitica internazionale. La stagione congressuale della Fap Acli, che coinvolgerà tutti i livelli associativi in un periodo di riflessione e rilancio, si apre il 30 aprile 2022 con il Congresso a Carbonera in provincia di Treviso. “Gli ultimi due anni – spiega il segretario provinciale uscente Francesco Tarantolo – hanno rappresentato una fase assai complicata per la nostra Fap, la cui attività ha scontato comprensibili rallentamenti. In un contesto doloroso, a livello planetario, un prezzo molto alto è stato pagato proprio dagli anziani che hanno vissuto paura e precarietà”.

        La pandemia, del resto, ha messo in luce l’oggettiva difficoltà a prendersi cura, in modo globale, delle persone più fragili, proprio nei momenti drammatici della vita. Un segnale forte che dovrebbe indurre a ripensare i modelli socio-sanitari ed assistenziali, in particolare nei confronti di alcune categorie come gli anziani con le loro cronicità.

        “La Fap oggi raccoglie nuove sfide, nella consapevolezza di dover contrastare l’ampliamento delle disuguaglianze e mantenere il pilastro imprescindibile della nostra azione sociale: la centralità degli anziani. Voglio sottolineare in particolare il protagonismo culturale, che abbiamo rilanciato in questo 2022 dandoci la possibilità di occasioni di ritrovo, di svago, di formazione”. Non va inoltre dimenticato l’attivismo sociale e civile oltre che il fondamentale apporto che dei pensionati al welfare famigliare assicurando anche la cura dei nipoti, l’assistenza ad altri familiari, la partecipazione attiva alle varie forme di volontariato sociale.

        Negli ultimi 4 anni, per dimensioni e per iniziative, servizi, attività proposte anche la Fap Acli di Treviso è cresciuta: conta oggi quasi 5000 soci in tutto il territorio provinciale, pensionati o over 50. A loro sono rivolte attività culturali, servizi di ascolto e orientamento, informazione e tutela, proposte aggregative, percorsi di formazione”.

        Il congresso è dunque l’occasione per fare il punto sui temi attenzionati, le scelte compiute, le sfide raccolte e i risultati raggiunti dalla nostra organizzazione. Oltre a tutti gli adempimenti previsti dal regolamento sono programmati due interventi di approfondmento, il primo a cura di Fabio Chiesura, direttore del Patronato Acli di Treviso su “Ingiuste disuguaglianze in previdenza: le differenze tra gli anziani e tra le generazioni”; l’altro di don Luca Vialetto, parroco di Carbonera e attento conoscitore della storia dell’arte su “L’anziano e la possibilità di “costruire” nuove cose” che proporrà una riflessione a partire da alcune opere pittoriche più e meno note del territorio.

          La Cassa Colf sull'emergenza Ucraina

          • Pubblicato inCAF
          La Cassa Colf sull'emergenza Ucraina

          Un contributo di 300 euro una tantum per il ricongiungimento familiare: è il rimborso che Cassacolf mette a disposizione dei lavoratori domestici regolarmente iscritti che ospitano presso il loro domicilio o residenza dei parenti in fuga dalla guerra. Il contributo, che prescinde dal numero di parenti e/o affini ospitati, viene erogato sotto forma di rimborso per spese sostenute a partire dal 24 febbraio 2022 per la fornitura di prodotti e beni alimentari, farmaceutici, vestiario o materiali scolastici.

          A presentare richiesta deve essere il lavoratore domestico ospitante regolarmente iscritto alla Cassa (con almeno gli ultimi 2 trimestri versati con un minimo di 8 euro). Le domande possono pervenire a far data dal 1° maggio 2022. Tra i requisiti previsti nel nuovo regolamento c’è il vincolo di parentela: beneficiario del contributo deve, infatti, ospitare parenti entro il terzo grado e/o affini entro il secondo grado sfollati dall’Ucraina in conseguenza del conflitto armato.

            Campi estivi Terra e Libertà 2022: si parte alla grande!

            • Pubblicato inIPSIA
            Campi estivi Terra e Libertà 2022: si parte alla grande!

            Sono aperte le iscrizioni per i campi di volontariato internazionale per l’estate 2022!

            Ripartono i tradizionali campi estivi promossi da IPSIA nel periodo di luglio e agosto in est Europa e Africa.

            Destinazioni e attività dei campi di volontariato 2022

            IPSIA per l’estate 2022 promuove tre tipi di campi di volontariato:

            • Campi di animazione tradizionale, che si svolgeranno in est Europa (Albania e Kosovo) e Africa (Kenya e Senegal).

            Le attività consistono in bans, giochi, laboratori creativi e attività sportive con destinatari i bambini presenti nelle strutture e nelle scuole che collaborano con il progetto.

            • Campo sportivo, che si svolgerà in Bosnia Erzegovina (Bihać).

            Le attività sono di carattere sportivo, in questo caso si utilizzerà lo sport del calcio e i destinatari sono i bambini bosniaci del Cantone Una Sana provenienti dalla città di Bihać e dalle zone limitrofe e i bambini migranti presenti all’interno delle strutture di accoglienza della città.

            Il campo sportivo nasce e fa propria l’esperienza del progetto Football NO Limits, realizzato da IPSIA negli ultimi 5 anni.

            • Campi di servizio, che si svolgeranno in Bosnia Erzegovina (Bihać) nel campo profughi di Lipa.

            I volontari saranno impegnati in attività di socializzazione, distribuzione di bevande, attività sportive, di animazione, laboratori linguistici in favore delle persone ospiti nel campo profughi di Lipa.

            Per informazioni più dettagliate sulle destinazioni e sulle date di partenza consulta la sezione“dove andiamo“.

            Per conoscere le attività dei diversi campi guarda la sezione “le attività”.

            Informazioni utili per partecipare ai campi estivi 2022

            Per poter partecipare ai campi è richiesto necessariamente di aver completato il ciclo vaccinale per il Covid-19, quindi essere in possesso della Certificazione Verde Covid-19.

            Per i campi in Europa è richiesta un’età minima di 18 anni (ad eccezione dei campi presso Lipa in cui è richiesto di aver almeno 21 anni). I campi si tengono nei mesi di luiglio e agosto e hanno una durata di 2 settimane (ad eccezione del campo sportivo).

            Per i campi in Africa è richiesta un’età minima di 22 anni. I campi si tengono tra luglio e agosto e la durata del campo è di tre settimane.

            Per iscriversi è necessario compilare la scheda d’iscrizione entro il 6 maggio per i campi in Africa o entro il 3 giugno per i campi in Europa.

            Per avere più informazioni ti consigliamo di dare un occhiata a

            Per ulteriori dubbi contattaci !!

            Chiamaci al nr 02/7723227

            Scrivici alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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              In pensione 2022: le possibili vie d'uscita

              In pensione 2022: le possibili vie d'uscita

              Nell’anno 2022, a seguito di riforma pensionistica, si potrà accedere a pensione con le modalità d’uscita qui sotto elencati: 

              Pensione Quota 100 

              È possibile utilizzare questa uscita pensionistica se si hanno 62 anni di età anagrafica e 38 anni di contribuzione. I requisiti devono essere maturati entro e non oltre il 31/12/2021 in quanto la prestazione non è stata rinnovata per i prossimi anni. Ad oggi, rimane la possibilità di potervi accedere anche successivamente, ma solo per coloro che hanno maturato o matureranno i requisiti entro il 2021, fino ad esaurimento dei fondi stanziati. 

              Opzione donna

              Sia le donne lavoratrici del settore pubblico che del settore privato, possono accedere alla pensione con 58 anni di età anagrafica e 35 anni di contribuzione, con una finestra di attesa di 12 mesi prima di percepire il primo pagamento pensionistico. Per le lavoratrici autonome invece, l’età richiesta è di 59 anni, con una finestra di 18 mesi. Il requisito anagrafico e contributivo, attualmente, deve essere raggiunto entro il 31/12/2021. 

              Ape sociale

              Le condizioni per accedere a questa prestazione è avere almeno 30 anni di contribuzione versata ed essere titolari di un’invalidità pari o superiore al 74%; oppure avere un parente di primo grado convivente titolare di legge 104; o essere disoccupato e avere terminato l’intera prestazione Naspi da almeno 3 mesi; o avere 36 anni di contribuzione con i lavori faticosi e usuranti. Tale possibilità di uscita è stata prorogata per coloro che matureranno i requisiti sopra esposti entro il 31/12/2022. 

              Pensione anticipata

              Rimarrà in vigore anche per il 2022 la possibilità di andare in pensione con i 41 anni e 10 mesi di contribuzione per le donne, e 42 anni e 10 mesi per gli uomini. Una volta raggiunto tale requisito contributivo, bisognerà attendere 3 mesi di finestra. 

              Anzianità anticipata contributiva

              Coloro che hanno iniziato a versare contributi dopo il 31/12/1995 potranno accedere alla pensione se avranno raggiunto 20 anni di contribuzione, 64 anni di età anagrafica con un importo di pensione non inferiore a 2,8 volte l’assegno sociale. 

              Pensione per i lavoratori precoci

              Potranno accedere alla pensione con 41 anni di contributi coloro che hanno versato almeno 12 mesi di contribuzione prima dei 19 anni di età anagrafica e sono titolari di un’invalidità civile pari o superiore al 74%, oppure conviventi con un parente titolare di Legge 104, o disoccupati che hanno terminato di usufruire dell’indennità Naspi da almeno 3 mesi, o che svolgono un lavoro gravoso. 

              Pensione lavoratori usuranti

              I lavoratori che stanno svolgendo da almeno 7 anni negli ultimi 10 anni, oppure per metà della loro vita lavorativa, un lavoro definito usurante, potranno accedere alla pensione con almeno 35 anni di contributi e 61 anni e 7 mesi di età anagrafica. 

              Fondo esuberi o contratto di solidarietà

              I fondi di solidarietà sono stati introdotti dalla riforma Fornero nel 2012, forniscono degli strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa dei lavoratori dipendenti di aziende dei settori non coperti alla normativa in materia di integrazione salariale. È previsto che i fondi possano erogare un assegno straordinario al reddito che permette al lavoratore di anticipare la pensione per un minimo di 5 anni e un massimo di 7 anni. 

              Contratto di espansione

              Il contratto di espansione è rivolto alle aziende di grandi dimensioni e in questo ambito ci saranno a breve novità. Questo contratto permette di accompagnare alla pensione i lavoratori ai quali mancano almeno 5 anni per maturare il diritto alla pensione anticipata o a quella di vecchiaia ordinaria. 

              Isopensione

              L’isopensione è una particolare forma di anticipo pensionistico introdotta sempre dalla riforma Fornero. I lavoratori dipendenti di aziende che occupano in media più di 15 dipendenti, hanno la possibilità di anticipare l’uscita dal lavoro fino ad un massimo di 7 anni rispetto all’età pensionabile o al raggiungimento del requisito contributivo per la pensione anticipata. 

              Pensione di vecchiaia

              La pensione di vecchiaia potrà essere richiesta con almeno 20 anni di contribuzione e 67 anni di età anagrafica. 

              Una consulenza personalizzata 

              Andare in pensione è una scelta da valutare attentamente, soprattutto quando ci possono essere varie opportunità. Per questo gli operatori del Patronato ACLI sono a tua disposizione per le necessarie valutazioni e per tutte le fasi del tuo eventuale pensionamento: Trova la sede a te più vicina e prenota telefonicamente o via mail il tuo appuntamento.  

              Katia Marazzina

              Il lavoro per costruire un mondo più bello

              • Pubblicato inAcli
              Il lavoro per costruire un mondo più bello

              Il lavoro come contributo a costruire un mondo più bello, più vero e più giusto per tutti: 800 giovani alla veglia con il Vescovo.

              A salutare gli oltre 800 giovani all’inizio della serata il sindaco di Treviso, Mario Conte, che ha chiesto ai giovani di aiutarlo a “recuperare la pace sociale necessaria per affrontare tutte le sfide del futuro, per creare comunità solidali” con l’impegno anche della politica che “deve imparare a parlare con i giovani”.

              La Parola del Vangelo scelta per la serata era quella della chiamata degli operai della vigna, invitati dal padrone a tutte le ore del giorno e ricompensati con la stessa paga, sia che avessero sudato tutto il giorno sia che avessero lavorato per un’ora soltanto. Numerose e belle le testimonianze dei giovani che si sono succeduti sul palco, tra musica, canti e danze a cura di “Musicalmente orchestra” e di Asd Urban dance:

              • Ludovica, che ha raccontato la sua iniziale difficoltà a tenere unita la sua vita lavorativa in azienda con il tempo degli affetti, del volontariato, ma poi ha deciso di seguire i suoi talenti e le sue passioni, e ha conosciuto il movimento dei giovani di “The economy of Francesco”;
              • Emanuele, infermiere in terapia intensiva, che ha scoperto durante la pandemia come il suo lavoro possa essere cura e benedizione, grazie all’amore;
              • Simone, che ha studiato da chef ma oggi è in cassa integrazione e attende di poter dare il meglio di sé nel lavoro;
              • Hardeep, indiano, che, accompagnato da Davide del Caf Acli, ha raccontato la propria esperienza imprenditoriale e ha consigliato ai giovani di trasformare una passione in lavoro o il lavoro nella loro passione;
              • e poi Elvis, nigeriano, che grazie al progetto “Rifugiato a casa mia” ha potuto costruire qui la propria vita, con un lavoro che gli permette di essere “più sicuro e libero e di mantenere la mia famiglia”;
              • Ellena, giovane assessore, che sta vivendo l’impegno politico come una chiamata per la propria vita e come un servizio generativo di bene sociale.

              Il Vescovo Tomasi, nella sua riflessione, ha sottolineato la bellezza di vivere insieme con dignità, esprimendosi anche nel lavoro con i propri talenti, aiutando altri fratelli e sorelle a fare altrettanto. “Se basiamo questa nostra società solamente sulla concorrenza, sul merito, sulla competizione, saranno sempre di più quelli che non avranno un lavoro, un lavoro dignitoso, quelli che non potranno dire di aver fatto qualcosa per sé e per gli altri, di aver costruito qualcosa. Ma perché sia diverso, se lo vogliamo davvero, possiamo iniziare noi. L’unico merito che possiamo vantare è un Dio che ci ama tutti di amore infinito e vuole il meglio da noi, vuole che il nostro lavoro sia sostentamento e dignità, ma anche contributo a un mondo più colorato, più bello, più giusto, più vero, dove si sta bene insieme, perché ci si vuole bene, perché siamo esseri umani che hanno il coraggio di essere umani. L’amore grande, l’amore che dona, che si dona pienamente – che Cristo sulla croce ha incarnato – è la pienezza della vita, è il fondamento della dignità del lavoro. E’ prendermi cura di quelli che conosco e di quelli che non conosco".

              "Non lasciatevi raccontare – ha concluso il Vescovo – che non ci sarà lavoro, che non ci sarà dignità che non ci sarà futuro. Se insieme ci doniamo questo futuro c’è e c’è già. La risurrezione significa che in ogni momento della nostra vita si rigenera qualcosa di nuovo. ‘Ecco – dice il Signore – io faccio nuove tutte le cose’. Non abbiate paura di rimanere indietro perché gli ultimi saranno i primi. E se siamo ultimi insieme, con il Signore, saremo primi tutti. Affidiamoci a lui, lui si affida a noi, con benedizione e con cura”.

              ANTICIPAZIONE di quanto poi vedremo insieme anche il prossimo primo maggio 2022.

                Il vino della comunità e gli auguri di Pasqua!

                Il vino della comunità e gli auguri di Pasqua!

                Con la raccolta dell'uva dello scorso settembre hanno poi prodotto il vino che è stato usato la settimana santa durante le celebrazioni liturgiche.

                Un vino che profuma di vita della comunità, di condivisione. E per questo è stato chiamato "Communio", per indicare le tre parrocchie di Collalbrigo, Parè e Sa Pio X che in spirito di comunione hanno realizzato insieme questa iniziativa.

                "Durante lo scorso autunno avevamo raccolto l'uva da alcuni filari di viti messi a disposizione gratuitamente da aziende agricole del territorio - raccontano i volontari del Circolo Acli -. Dopo la messa domenicale avevamo coinvolto i bambini nella pigiatura dell'uva con i piedi, antica tradizione che le nuove generazioni non avevano mai visto. In quella occasione, attraverso un rito "vetusto" la comunità si era animata".

                 

                Il mosto ha seguito poi tutte le fasi di lavorazione fino a diventare vino buono della comunità.

                "Communio è il risultato di questo impegno - concludono -. Lo abbiamo chiamato così proprio per richiamare l'idea di unità. E' stato usato durante il triduo pasquale ed ha significato davver molto per tutti noi".

                Con questa "buona notizia", esempio concreto di animazione del territorio, consapevoli della situazione geopolitica internazionale, auguriamo a tutti di cuore una Pasqua serena.

                  IncontraLavoro Emergenza Ucraina

                  • Pubblicato inAcli
                  IncontraLavoro Emergenza Ucraina

                  A seguito dell'attivazione da parte della Regione del Veneto dell'Unità di Crisi Regionale preposta a garantire misure di soccorso e assistenza alla popolazione ucraina in arrivo sul territorio regionale in conseguenza del conflitto bellico in atto, Veneto Lavoro, nella persona del Direttore Tiziano Barone, è stato nominato Soggetto attuatore per il coordinamento delle attività relative ai servizi al lavoro e all'incontro tra domanda e offerta di lavoro.

                  Nell'ambito delle proprie funzioni ordinarie, Veneto Lavoro ha avviato un'attività di recruiting, denominata “IncontraLavoro Emergenza Ucraina”, che si pone l’obiettivo di raccogliere le offerte di lavoro, anche a carattere stagionale, messe a disposizione dalle imprese del territorio e di renderle disponibili per i profughi ucraini interessati a svolgere, anche temporaneamente, attività lavorative sul territorio regionale.

                  LA RACCOLTA DI OFFERTE DI LAVORO
                  La raccolta delle offerte di lavoro può avvenire direttamente online sul portale www.cliclavoroveneto.it o per il tramite degli operatori dei Centri per l’impiego che si occupano dei servizi alle imprese (account manager).

                  In particolare, i datori di lavoro e i loro intermediari (Accreditati alla intermediazione, Agenzie per il Lavoro ecc.) già in possesso di specifico Accordo di Servizio con Veneto Lavoro possono utilizzare il servizio “Centro per l’impiego Online Aziende”, disponibile sul portale ClicLavoro Veneto alla pagina www.cliclavoroveneto.it/cpi-aziende, per caricare e gestire in autonomia le proprie offerte di lavoro. Per accedere al portale è necessario utilizzare credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CIE (Carta d’Identità Elettronica). Chi fosse sprovvisto dell’Accordo di Servizio può accedere al servizio con SPID o CIE e farne richiesta seguendo la procedura indicata.

                  In alternativa, è possibile rivolgersi agli account manager di Veneto Lavoro contattando il Centro per l’impiego del proprio territorio e comunicare i dettagli dell’offerta di lavoro messa a disposizione, il profilo professionale e le competenze richieste, specificando di voler aderire all’iniziativa “IncontraLavoro Emergenza Ucraina”.

                  Ai Centri per l’impiego saranno inoltre trasmesse le offerte di lavoro raccolte dalla Regione del Veneto tramite il Modulo online reso disponibile sul portale istituzionale www.regione.veneto.it.

                  I CANDIDATI AL LAVORO
                  In merito alla raccolta dei candidati, posto che la priorità della Regione del Veneto in termini di accoglienza dei profughi ucraini rimane attualmente quella socio-assistenziale, i nominativi dei cittadini ucraini interessati a trovare lavoro possono essere comunicati ai Centri per l’impiego da tutte le Istituzioni preposte alla gestione dell’accoglienza (Prefetture, Comuni ecc.) e dai soggetti ospitanti.

                  Prerequisiti fondamentali per avviare le attività di profilatura e preselezione sono la conoscenza, anche minima, della lingua italiana, il possesso di codice fiscale e la disponibilità al lavoro. Lo svolgimento dell’attività lavorativa, sia in forma subordinata che autonoma, sarà consentito sulla base della sola richiesta di permesso di soggiorno presentata alla competente Questura.

                  Le strutture, gli enti e i soggetti che a vario titolo si occupano dell'accoglienza o gli stessi cittadini ucraini possono concordare con i Centri per l’impiego date ed orari del colloquio individuale nel corso del quale saranno verificati i requisiti di base per l'avvio al lavoro: livello di conoscenza della lingua italiana o di altre lingue straniere, titolo di studio o qualifica professionale posseduta, esperienze lavorative precedenti, competenze professionali, condizioni familiari.

                  I nominativi dei candidati con profili in linea con specifiche richieste di personale saranno comunicati alle imprese, o loro intermediari, entro 5 giorni lavorativi dalla comunicazione dell’offerta di lavoro.

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                    Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

                    Giorgio La Pira