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Il Patronato e il welfare che cambia. La 1° giornata regionale dei promotori sociali

    Il Patronato e il welfare che cambia. La 1° giornata regionale dei promotori sociali

    Le dinamiche del welfare sono sempre più complesse e di difficile interpretazione ed i diritti non sono per sempre. Occorrono uomini e donne preparati che se ne prendano cura, che li promuovano e, così facendo, tutelino le persone, sostenendole nell’espletamento dei propri diritti di cittadini e lavoratori. Fare il volontario per le Acli è in prima istanza la messa in atto di una dimensione di aiuto verso persone in difficoltà.

    Per riconoscere questo ruolo importante e per rispondere ai dubbi e le domande sul welfare che cambia, il 25 maggio si tiene a Treviso la prima Giornata regionale dei promotori sociali del Patronato Acli in Veneto. Sarà presente il presidente nazionale delle Acli Roberto Rossini con Luca Conti, presidente Acli Emilia Romagna, e Loris Montagner, direttore del Patronato Acli Trentine, preceduti da un approfondimento del ricercatore Lorenzo Bandera.

    Come cambia il welfare in Italia

    Il Patronato, come tutti gli attori attivi in questo campo, si trova a rispondere alle nuove sfide del welfare. “Occorre guardare al di là del perimetro strettamente pubblico, indirizzando l’attenzione verso il mercato e la società”, ricercando nuove forme di collaborazione e sinergia tra i diversi ambiti e il settore pubblico.

    Il laboratorio di ricerca Percorsi di secondo welfare spiega così il nuovo modello di stato del benessere che si sta configurando. Nato nel 2011 su iniziativa del Centro di Ricerca Luigi Einaudi, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, presenterà un suo approfondimento anche nella giornata regionale dei promotori a Treviso, attraverso l'intervento di Lorenzo Bandera.

    Il welfare non è immobile e immutabile. Di fronte alle nuove forme di protezione e investimento sociale – scaturite anche dalla crisi e dalle debolezze del sistema, – questo gruppo di ricerca ha coniato il nome di “secondo welfare”, che comprende tutte quelle “dinamiche ed esperienze capaci di coniugare il ridimensionamento della spesa pubblica con la tutela dei nuovi rischi sociali, in particolare attraverso il coinvolgimento crescente di attori privati e del terzo settore”.

    Cos'è il "secondo welfare" e quanto vale

    Non esiste più solo lo Stato o il sistema delle famiglie. Si implementano piani di welfare aziendale. Si studiano le forme di contrasto alla povertà messe in campo dalle Fondazioni di origine bancaria, e le dinamiche di empowerment dei destinatari degli interventi. Si sviluppano le Fondazioni di partecipazione per il “dopo di noi”, le Youth Bank, le Fondazioni comunitarie nate nel Mezzogiorno e quelle d’impresa. Muta la filantropia istituzionale.

    In Italia, secondo l'ultimo rapporto, le risorse non pubbliche mobilitate verso prestazioni e servizi di secondo welfare valgono ormai diversi punti di Pil, sicuramente più di 5%, con un bacino di potenziali destinatari in crescita. Se il “primo” welfare continua ad essere sotto stress, nonostante i segnali di ripresa – sostiene il laboratorio, – il secondo welfare gioca un ruolo sempre più significativo rispetto ai nuovi bisogni crescenti. Senza però erodere gli spazi del primo modello, anzi creando sinergie e delle possibilità per rinnovare tutto il sistema del welfare.

    Il programma della 1° giornata regionale dei promotori sociali del Patronato Acli

    Convegno: le sfide del welfare e le risposte del Patronato Acli
    Sala Longhin presso il seminario di Treviso, piazzetta Benedetto XI
    Ore 9.45 Arrivo e iscrizione 
    Ore 10.00 "Un welfare che cambia tra sfide, rischi, opportunità", approfondimento di Lorenzo Bandera (ricercatore Percorsi di secondo welfare, Università di Milano) 
    Ore 11.15 Dialogo con Luca Conti (presidente Acli Emilia Romagna) e Loris Montagner (direttore Patronato Acli Trentine)
    Ore 12.00 Conclusioni di Roberto Rossini (presidente nazionale Acli)

    È prevista la premiazione per i promotori sociali più anziani per servizio.

    Pranzo presso il Centro della famiglia di Treviso (di fronte al seminario) organizzato e gestito da Enaip, sede di Conegliano.

    Proposta culturale: dalle ore 14.30 sono previste le visite guidate per gruppi di 25 persone (con ingresso ogni 15 minuti) alla mostra "Rodin uno scultore ai tempi di Monet" di Linea d’ombra al Museo di Santa Caterina di Treviso (la visita dura circa un'ora).

    L'iniziativa è realizzata con risorse 5x1000 dell'Irpef anno 2015.

    Scopri come si diventa promotore sociale per le Acli.

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    Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

    Giorgio La Pira