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Verso le amministrative di Treviso/2: Le Acli incontrano Maristella Caldato

    Verso le amministrative di Treviso/2: Le Acli incontrano Maristella Caldato

    VERSO LE ELEZIONI AMMINISTATIVE A TREVISO: LE ACLI INCONTRANO I CANDIDATI SINDACO

    Seconda serata di approfondimento della presidenza provinciale Acli di Treviso sui temi del governo della città con Maristella Caldato, candidata per la lista “Treviso unica – TU”

    Forte della sua decennale esperienza i consigliera comunale e del lavoro svolto in Ater, Maristella Caldato, candidata sindaco del Comune di Treviso alle prossime elezioni amministrative del 10 giugno con la lista civica “Treviso unica – TU”, ha incontrato ieri sera la presidenza provinciale Acli. Dati di bilancio in una mano e storie di vita di tanti trevigiani nell’altra “perché la politica è lo strumento per coniugare bisogni e risorse”, ha raccontato la sua visione di città con un occhio di riguardo al sociale, ma ragionando anche del piano degli interventi, di cultura, di trasporto e parcheggi.

    SUL SOCIALE SERVE UN VERO COORDINAMENTO

    “Con la riduzione di 2 assessori (da 8 a 6) possiamo risparmiare 100 mila euro all’anno; sommati a 140 di risparmio se si tagliano del 20% i compensi per gli incarichi istituzionali, possiamo andare a costituire un piccolo fondo per istituire il reddito di dignità ed andare incontro alle esigenze di molti nuovi poveri” ha esordito commentando poi con amarezza il fatto che, oggi a Treviso, per il primo appuntamento per il Rei la lista d’attesa è di tre mesi. “In generale credo sia necessario provvedere al conferimento dell’incarico di dirigente dei servizi sociali a persona di comprovata esperienza; ed utilizzare le forze giovani del servizio civile nazionale in modo più consono a rispondere a bisogni sociali”. 

    Affronta poi il tema della non autosufficienza: “Credo sarà urgente istituire un tavolo di lavoro con l’Israa per creare delle linee di azione condivise. L’attuale amministrazione ha affidato all’ente tutta l’assistenza domiciliare, prima in capo ad una cooperativa, mantenendo lo stanziamento di 1 milione di euro in tre anni. Ma il personale costa il 25% in più. Che significa? Che saranno tagliati servizi?”. Caldato ribadisce che allocare le risorse è sempre una scelta di priorità e che, a giudizio della Lista civica che la candida, questo dell’assistenza è un bisogno prioritario; pertanto servono a questa voce di spesa almeno altri 500 mila euro.

    Racconta poi le iniziative che vorrà attuare in tema accessibilità per persone disabili; sottolinea il bisogno di riorganizzare il servizio casa; ribadisce l’urgenza di rivedere il regolamento per l’erogazione dei contributi economici - che, pur basando sull’Isee, non sempre permette di garantire le fasce più deboli della popolazione – così come il regolamento per l’assegnazione degli appartamenti in emergenza abitativa, con un piano straordinario di ristrutturazione di 150 alloggi ora sfitti. Poi parla anche della Caserma Serena, individuando per il comune un ruolo di garanzia della sicurezza, anche attraverso l’assunzione di un comandante dei vigili a tempo pieno (ora parziale).

    “Sui tanti fronti delle povertà non possiamo che ringraziare e sostenere il mondo del volontariato, le Caritas, e tutte quelle reti che, in silenzio, vivono le dimensioni della solidarietà e della prossimità. Anche la scuola, accoglienza i minori, svolge un’opera meritoria”. 

    E poi, a cappello di tutto ciò, specifica: “L’obiettivo a medio termine più importante che ci diamo è l’assunzione di un ruolo incisivo in conferenza dei sindaci dentro all’Ulss nella partita della nuova definizione dei piani di zona. Questo ci può permettere un lavoro sinergico, per esempio nelle periferie, legato all’inclusione sociale di tante e diverse categorie di persone”. 

    IL LAVORO E’ UNA FRONTIERA DA PRESIDIARE

    “Non possiamo raccontarci frottole, le competenze dell’amministrazione comunale in questa materia sono minimali. E tuttavia, essendo fondamentale per la vita dell’uomo, è necessario che il comune presidi i tavoli di progettazione e concertazione; studi i modelli già sperimentati che hanno funzionato; solleciti iniziative, sperimentazioni, servizi”.

    AMBIENTE E CULTURA = NO CEMENTO, TRASPORTO, PARCHEGGI

    Sulla questione ambientale Caldato ha ribadito la sua linea: “Il consumo di suolo è strettamente collegato al piano degli interventi che non mi ha trovato favorevole per due motivi: prevede 1 milione di mq di cemento calato in città a fronte di 4.500 alloggi vuoti; che senso ha? Inoltre, ipotizza la costituzione di 3 nuovi centri commerciali e ridisegna viale della Repubblica come il centro del commercio con interventi a danno dell’ambiente”. E poi c’è il tema dell’aeroporto: “Io sono per il palese rispetto della legalità: attualmente sono autorizzati dal ministero 16.500 movimenti annui e noi siamo a 22 mila. Non si può usare l’aeroporto come arma di ricatto per i posti di lavoro creati; e manca un piano turistico che possa integrare questa presenza. Che cosa facciamo con 70 mila euro in bilancio sul tema Missione Turismo?”

    Infine la cultura: “Nulla in contrario sulle grandi mostre e su Santa Caterina, ma quella è un bene pubblico per il quale sono stati spesi 5 milioni di euro di restauro, di fatto adeguandola ad esigenze di privati. Serve valorizzare tutto il nostro patrimonio sapendo poi organizzare una programmazione di lungo periodo che dia respiro alle attività commerciali”. 

    “Va rivisto, nella prospettiva di far rivivere la città, il piano parcheggi e la relativa tariffazione, individuando delle aree marginali di gratuità. Invece la costruzione del nuovo parcheggio al pattinodromo (in project financing) e i parcheggi attorno alle mura diventeranno tutti a pagamento”.

    “Saranno tempi di vacche magre, i prossimi – conclude la Caldato -; i 25 milioni incassati ad ottobre per la vendita di azioni Save sono stati allocati per la costruzione di palestre, la ristrutturazione di piazze e la manutenzione delle scuole. Con l’operazione di vendita della Prefettura, a cui io ero contraria, sono stati recuperati 7 milioni di euro a prezzo però della cessione di un pezzo di identità dei trevigiani. Io dico solo che i conti si devono fare bene, avendo davvero chiare le priorità”. 

    “Riconosciamo ai candidati che finora abbiamo incontrato, lei e Mario Conte, autentica passione e bene per la nostra città, impegno ad un dialogo serio e preparato - ha sottolineato in calce all’incontro Laura Vacilotto, presidente delle Acli di Treviso -. Questo è di auspicio per chi avrà il compito di governare la città, perché lo faccia con spirito di servizio, apertura e collaborazione”.

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    Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

    Giorgio La Pira