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E’ Pasqua anche per il lavoro domestico. Cosa prevede il contratto?

    E’ Pasqua anche per il lavoro domestico. Cosa prevede il contratto?

    Durante il periodo pasquale molti datori di lavoro si chiedono come gestire le giornate di festa. Il ccnl del lavoro domestico riconosce agli assistenti familiari ed ai collaboratori domestici il diritto ad alcune festività che sono:
    -    1° gennaio e 6 gennaio
    -    lunedì di Pasqua e 25 aprile
    -    1° maggio
    -    2 giugno
    -    15 agosto
    -    1° novembre
    -    8 dicembre
    -    25 -26 dicembre
    -    Il Santo Patrono (che varia a seconda del luogo in cui si svolge il rapporto di lavoro)
    In queste giornate il dipendente ha diritto al completo riposo e al pagamento della normale retribuzione, indipendentemente dal fatto che fosse prevista l'attività lavorativa o meno. Se invece la festività viene lavorata, al lavoratore spetta il pagamento delle ore svolte con una maggiorazione del 60%. ll pagamento della festività goduta varia a seconda che il contratto di lavoro sia in regime di convivenza (paga mensile) oppure in regime di non convivenza (paga oraria).
    ATTENZIONE: La domenica di Pasqua, che nel 2025 cade il 20 aprile, non è considerata una festività nazionale in Italia. In quei contratti in cui il riposo settimanale non coincide con la domenica, il giorno di Pasqua non è considerato festivo ma normale giorno lavorativo. Perciò, se l'assistente familiare vorrà assentarsi dal lavoro il 20 aprile dovrà concordare con il datore di lavoro un giorno di ferie.
    Per una corretta gestione degli adempimenti che riguardano il contratto di lavoro di un’assistente familiare e il cedolino paga, è possibile essere seguiti dal Servizio Lavoro domestico di Acli Service Treviso s.r.l. Gli uffici sono presenti in tutta la provincia di Treviso.
    Per info Tel: 0422/545226 email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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    Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

    Giorgio La Pira