Congresso provinciale: rinnovo ai vertici delle Acli di Treviso
Rinnovo ai vertici delle Acli di Treviso questa sera al Congresso provinciale che si è celebrato in forma inevitabilmente “ristretta” per il rispetto delle normative a tutela della salute in questo tempo di pandemia.
Laura Vacilotto, presidente uscente: “Abbiamo tirato le fila di questi ultimi quattro anni di mandato che terminano con un anno, il 2020, tra i più complessi eppure significativi perché ci ha fatto capire che di Acli c’è ancora bisogno”.
Durante il congresso lanciato il 1° Concorso a premi in memoria di Gian Paolo Dal Maschio “Il lavoro n/mobilita l’uomo” per studenti dell’ultimo anno degli istituti superiori della provincia di Treviso.
Inclusione, lavoro dignitoso, giovani, nuovi orizzonti di mondialità. Sono tra le principali parole che Laura Vacilotto, presidente uscente delle Acli di Treviso, ha usato per sintetizzare i suoi quattro anni di mandato nella relazione presentata al Congresso Acli convocato oggi 24 settembre per il rinnovo del consiglio provinciale. L’evento ha coinvolto 80 delegati da tutta la provincia, designati nei 23 Circoli che hanno tesserato quest’anno oltre 5.000 soci
BILANCIO E RILANCIO
“Continuo a ritenere che gli enti del terzo settore, e tra essi le Acli, ricoprano un ruolo strategico, non marginale e accessorio, per la vita delle nostre comunità – ha esordito Vacilotto -. Il Covid-19 ce lo ha ricordato con una certa forza…. Ci è stato imposto un distanziamento sociale e il divieto assoluto di aggregare persone; l’esatto contrario di ciò che dovrebbe fare un’associazione di promozione sociale”. L’esatto contrario di ciò che fanno e sono le Acli, “però questo non ci ha impedito di mantenere vivi i legami, le relazioni, inventandoci strade nuove o impratichendoci nell’utilizzo di più o meno nuove tecnologie”.
Una sintesi, quella letta dalla presidente uscente, inevitabilmente segnata dall’esperienza della pandemia.
“In questi mesi è stata utilizzata l’espressione “siamo tutti sulla stessa barca” ma non è così! O meglio, forse stiamo tutti attraversando un mare in tempesta ma c’è chi lo fa comodamente in prima classe con dotazioni di sicurezza che gli rendono l’attraversata meno rischiosa e chi è costretto a condividere spazi angusti nella stiva, o peggio ancora ad aggrapparsi ad un gommone per rimanere a galla”.
Da cosa ripartire dunque? Dai progetti di inclusione sociale e lavorativa, dalla valorizzazione delle reti territoriali, dalla cooperazione, dalla promozione del benessere per la vita delle nostre comunità, dall’impegno quotidiano per garantire a tutti un lavoro dignitoso “perché lavorare non è esclusivamente un’attività necessaria al sostentamento di se stessi e dei propri cari – ha ribadito Vacilotto -, il lavoro è espressione di sé, dei proprio valori, dei propri obiettivi, è la speranza di contribuire a creare qualcosa di migliore. Ciò che auspico io è creare un mondo migliore”.
Un passaggio poi è stato dedicato al tema delle migrazioni, da sempre particolarmente caro alla presidente uscente “perché è un tema trasversale che tocca diversi aspetti della vita dell’individuo e della società. Interessa l’essere umano, l’accoglienza dell’altro, il riconoscimento, la relazione, la prossimità. E su di esso si giocano i diritti fondamentali dell’individuo”.
Infine, l’invito a “lasciare spazio alle giovani menti”: non è rottamazione, ma un appello lungimirante ad accogliere le nuove generazioni. Questo è l’augurio che mi sento di fare alle Acli del futuro: di ritrovare il coraggio di affidarsi a menti giovani, creative ed innovative con cuori pulsanti e una fiducia incondizionata verso il futuro e liberi da calcoli di immediata convenienza. Secondo me è il principale asset su cui le Acli dovrebbero investire”.
IL CONCORSO “IL LAVORO N/MOBILITA L’UOMO”
Durante il Congresso è stato anche lanciato il 1° Concorso a premi “Il lavoro n/mobilita l’uomo” in memoria di Gian Paolo Dal Maschio, storico volontario e amico che alle Acli ha donato tempo, impegno, passione ed affetto.
Il titolo di questa prima edizione riprende la prima storica fedeltà delle Acli, declinata fin dalle origini dal fondatore e primo presidente nazionale Achille Grandi: il lavoro è elemento essenziale di manifestazione della dignità e dell’identità di ogni persona. La sua mancanza o precarietà incide sulla vita di ciascuno e sulla sua visione del mondo. Il lavoro e l’uomo vengono prima di ogni sistema di produzione e profitto. Lo sviluppo equilibrato di ciascun fattore economico rappresenta un impegno che le Acli si assumono verso le future generazioni.
Il bando con tutti i dettagli è disponibile sul sito www.aclitreviso.it.
IL NUOVO CONSIGLIO
Durante il congresso provinciale è stato nominato il nuovo consiglio che resterà in carica fino al 2024 e che nella prima seduta – da convocare per regolamento entro 10 giorni – provvederà ad eleggere il nuovo presidente provinciale delle Acli di Treviso. Il Consiglio sarà dunque così composto: Aldo Agostinacchio, Franco Bernardi, Samantha Berton, Matteo Bosa, Claudia Ceron, Andrea Citron, Remigio Favore. Andrea Flora, Silvia Illuminati, Davide Magagnini, Tiziano Mazzer, Alessandro Pierobon, Claudia Rossi, Laura Vacilotto, Mauro Cella, Gianpiero De Bortoli, Lino Gallina, Antonella Steffan, Francesco Tarantolo, Nicola Ziliotto.