Verso le elezioni a Treviso: le Acli incontrano Carla Condurso
Penultimo appuntamento, la scorsa settimana, con Carla Condurso candidata alla carica di sindaco del capoluogo per il Popolo della Famiglia. E’ la seconda donna in lizza, con Maristella Caldato, fra i 6 contendenti.
Condurso, 47 anni, avvocato canonista, è stata candidata alle ultime politiche e in passato alle comunali di Treviso e Villorba. Si presenta a questa tornata elettorale come capolista del Popolo della Famiglia, riunendo diversi esponenti del mondo cattolico più attivo sulla difesa della famiglia e sul diritto alla vita. “La famiglia va assolutamente tutelata con politiche adeguate: il benessere della famiglia è il benessere della comunità”.
Incontrando la presidenza provinciale delle Acli di Treviso Carla Condurso specifica: “Noi non siamo politici di professione, non abbiamo esperienze amministrative pregresse in questo territorio, non conosciamo nel dettaglio il bilancio comunale, quindi possiamo lavorare per ora solo per ipotesi, forti di quanto è stato realizzato in altre parti d’Italia. Da questo punto di vista siamo “politici” assolutamente nuovi”. Il popolo della famiglia ha deciso per ultimo di scendere in campo nella tornata elettorale, forte dell’esperienza maturata negli ultimi due anni all’interno del circolo che porta lo stesso nome e che ha operato soprattutto come movimento culturale contro l’ideologia gender.
“Per noi la famiglia, italiana o straniera che sia, è formata da maschio e femmina. Questi sono i fondamentali. Certo, poi crediamo che vada tutelata e sostenuta in primis quella italiana, non fosse altro che perché la legge in questo paese lo sancisce – prosegue -. Ovviamente non si escludono o limitano gli altri, e non è un discorso razzista perché siamo consapevoli che molte famiglie straniere vivono situazioni di fatica e vanno aiutate. Ma prima di tutto va garantito al cittadino italiano il massimo di quello che si può fare per lui”.
Poi Condurso prosegue indicando i capisaldi della proposta politica: al centro la famiglia “tradizionale”, un assessorato apposito, l’istituzione del fattore famiglia o quantomeno di una tassazione che tenga conto del numero di figli oltre che dello stato economico familiare, per esempio quella sui rifiuti. “Cercheremo degli accordi con gli esercizi commerciali per creare una sorta di filiera di negozi amici, con una tessera per gli acquisti di beni e servizi”. E non solo per la prima infanzia, ma possibilmente e compatibilmente con le risorse comunali, per un più ampio raggio della vita della famiglia. Un sistema integrato che si focalizzi sulle diverse istanze di cui la famiglia si fa portatrice. “Non conoscendo i bilanci non sappiamo dire quanti soldi potremo riservare a raggiungere gli obiettivi che ci prefiggiamo, ma è chiaro che la nostra volontà – prima di tutto – è porre la famiglia al centro delle scelte politiche e del dibattito pubblico. La natalità continua a calare, le famiglie con più figli a rischio povertà relativa aumentano. Dobbiamo tenerne conto e decidere di agire”.
Un accenno, poi, lo fa su un altro tema caro alla parte politica culturale che rappresenta: quello delle chiusure domenicali degli esercizi commerciali per recuperare la dimensione del tempo della festa e della famiglia. “Almeno calmierarle” auspica. “Siamo consapevoli della necessità di tener conto di istanze anche opposte, e per questo saranno necessari dei tavoli di concertazione”.
E di lavoro sinergico parla anche riflettendo sul tema della cultura: “Dobbiamo coinvolgere le scuole, i quartieri, per far uscire l’arte dai musei, aggiungendo dei percorsi culturali, allargando le proposte, coinvolgendo la piazza, per creare bellezza. Sarebbe tra l’altro una azione fondamentale per limitare le situazioni di grave disagio”.
Prevedono accordi tra associazioni sportive, oratori, patronati e il Comune per condividere spazi, progetti e iniziative di aggregazione per adolescenti, per le famiglie con bambini.
Infine rispetto all’ambiente: “Centralità del verde nel decoro urbano, sviluppo dei parchi e degli orti comunali in centro e nei quartieri in collaborazione coi privati. Spazi riservati ai fumatori anche nei giardini pubblici – elenca la Condurso -; e poi: metropolitana di superficie: accelerazione del progetto di metropolitana di superficie per il collegamento con l’aeroporto e il quartiere scolastico di Viale Europa. Infine un nuovo piano del traffico: alla circonvallazione esterna aggiungiamo la creazione di un anello aggiuntivo, in parte collegando strade già esistenti, tra di loro ora non interrotte, per far defluire il traffico congestionato perché obbligato solo sull’anello del put esterno.