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Servizio civile Acli nel Triveneto: 26 giovani in formazione a Camposampiero

    Servizio civile Acli nel Triveneto: 26 giovani in formazione a Camposampiero

    Sono 26 i volontari che da 3 mesi hanno iniziato il Servizio civilenelle Acli nel Triveneto. Dal 22 al 24 febbraio hanno l'opportunità di incontrarsi tutti insieme per la prima volta a Camposampiero (Padova), presso i Santuari Antoniani, per la formazione residenziale. Un appuntamento che da qualche anno vede unire le forze delle Acli provinciali di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige per garantire un momento importante di confronto a tutti i ragazzi e le ragazze impegnati nei progetti. Filo conduttore: come progettare e auto-promuovere se stessi e le proprie idee.

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    L'intreccio tra cittadinanza attiva e futuro personale

    Spesso sentiamo dire: “Dopo il servizio civile, mando qualche curriculum e aspetto che mi chiamino. Ho questa idee o mi piacerebbe fare qualcosa in un certo ambito insieme ad altri, oppure un'associazione. Ma non so bene come fare. Pensiamo che sia fondamentale affrontare e impegnarsi su questo punto,” spiega Alberto Meli, RLEA per le Acli di Trieste. Inevitabile che il servizio civile si colleghi anche al mondo del lavoro: nei curriculum questa esperienza di impegno e di cittadinanza attiva si nota e ha un certo peso.

    Come progettare nel sociale, come dare forma alle idee e "autopromuoversi" oppure “allenarsi” a vivere relazioni costruttive. Questi sono i temi al centro dei laboratori, che vedranno la partecipazione di Mauro Perotti, responsabile servizio civile Acli nazionali, Silvia Nejrotti, formatrice, Maso Laila, diplomata Isef dell'Us Acli di Padova. Oltre alla presentazione di alcuni esempi positivi dal territorio, raccontati da Denis Cagnin della Cooperativa TE.SO.RI. di San Giorgio in Bosco, e Cristiano Cozzolino, presidente della cooperativa Lybra di Trieste. Verrà trattato anche il nodo della riforma del Servizio civile e le possibilità di sviluppo per le Acli.

    "Cercheremo di lavorare con i ragazzi sull'auto-promozione," continua Alberto Meli. "Riteniamo importante nel corso di quest'anno dar loro degli strumenti e poi eventualmente accompagnarli in un percorso che li porti a costruire qualcosa di proprio, valorizzando le loro idee dal punto di vista associativo, aggregativo, o perché no, professionale. Inizieremo qui un percorso che poi proseguirà nei prossimi mesi nelle diverse province e magari con un altro momento a livello triveneto da fare nel corso dell'estate".

    Formazione "multi-regione": un confronto tra territori diversi

    Sociale, migranti, doposcuola, lotta contro lo spreco, diritti, sport, disabilità, e molto altro. I 25 volontari – 21 ragazzi e 5 ragazze dalle province di Padova, Treviso, Venezia, Rovigo, Verona, Trento, Trieste e Udine – hanno presentato chi sono e i progetti che fanno. L'invito è a scambiarsi le diverse esperienze, conoscersi, “contaminarsi”. È sempre uno stimolo vedere come si declinano le stesse attività in un altra provincia.

    "Si tratta di un momento di formazione generale che definirei 'speciale'," spiega Laura Vacilotto, RLEA per le Acli del Veneto. "Non capita spesso di avere la possibilità di confrontarsi con una trentina di giovani che svolgono il loro servizio in territori diversi su temi quali: la cittadinanza attiva, la mediazione dei conflitto o i giovani e l’intrapresa. Queste 3 giornate ci aiutano a riflettere sul senso e sul valore del Servizio civile nazionale, mettendo a confronto le diverse esperienze realizzate dai giovani in questi primi mesi di attività".

    "È importante sottolineare che realizzare la formazione generale in forma residenziale e multi-regione è una nostra scelta," sottolinea Laura Vacilotto. "Ci consente di mettere in luce il valore aggiunto di un confronto più ampio che supera i confini territoriali e del singolo ente. Il Servizio civile è un’esperienza che ha un valore per i giovani, per gli enti che accolgono e per lo Stato, e continuerà a generare valore nella misura in cui riusciremo a coinvolgere anche i ragazzi che non hanno ancora realizzato esperienze di questo tipo, e più in generale le nostre comunità".

    Riforma del Servizio civile: aggiornamento anche per gli Enti

    In contemporanea la tre giorni sarà un momento di incontro anche per i 6 RLEA (responsabili locali ente accreditato) e i 15 OLP (operatori locale di progetto) del Triveneto, che per tutto l'anno accompagnano i volontari nelle rispettive sedi Acli.

    "La scelta di organizzare un percorso formativo comune tra le realtà Acliste del Trentino, del Veneto e del Friuli Venezia Giulia rappresenta un’opportunità di confronto e crescita anche per chi è chiamato a ruoli di responsabilità sul Servizio civile nelle varie sedi," dice Joseph Valer, RLEA Acli Trentine. "In questo senso va la scelta di quest’anno di inserire anche un momento di aggiornamento per gli OLP e i RLEA, di fronte al modificarsi del quadro normativo nazionale e dell’idea stessa di Servizio civile volontario è infatti necessario e utile essere informati e aggiornati per affrontare al meglio la complessità ed essere all’altezza di seguire i volontari con preparazione, puntualità ed efficienza, oltre che per affrontare le sfide che l’immediato futuro pone davanti. Tutto questo senza dimenticare anche l’importanza di momenti di aggregazione, di socialità e di convivialità che fanno parte del nostro essere Associazione e rendono questi momenti più piacevoli e stimolanti per i giovani e non solo".

    Leggi anche: Le nostre volontarie si raccontano. Febbraio 2018

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    Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

    Giorgio La Pira