"Un'alleanza tra giovani e anziani", la Fap Acli si prepara al congresso
Lotta alla povertà, politiche sociali inclusive, autentica alleanza tra anziani e giovani sono prioritarie per il nostro Paese". E' una fotografia con passaggi di luce e zone d’ombra, ricca di dettagli, quella scattata sulla "generazione d’argento" da Francesco Roncone, mentre si appresta a chiudere il suo primo mandato da segretario regionale della Federazione Anziani e Pensionati (Fap) del Veneto.
Il Congresso provinciale della Fap Acli di Treviso si terrà a Villa Emo di Vedelago il prossimo 17 marzo, in orario pomeridiano, dove contestualmente sarà organizzata anche una visita alla villa palladiana.
In questa intervista (pubblicata in versione integrale sul sito delle Acli del Veneto), Roncone sottolinea le sfide di welfare, inclusione sociale e sostenibilità intergenerazionale, che non si possono perdere.
Il punto della situazione
La Fap Acli nei prossimi mesi va a congresso. In quale “stato di salute”?
La Federazione Anziani e Pensionati è una associazione giovanissima, ultima arrivata in casa Acli. Qui nel Veneto ci abbiamo creduto da subito e con passione; in pochi anni sono stati raggiunti diversi obiettivi, tanto da essere oggi la prima Fap per numeri e attività sul territorio nazionale nel sistema aclista. Durante il mio mandato abbiamo cercato di incrementare la presenza sul territorio regionale, intrecciando sani rapporti con le istituzioni provinciali e regionale per rafforzare la capacità di elaborare idee e progetti oltre che legami con altri soggetti culturali e educativi del territorio Veneto.
Formazione e servizi sono stati i cardini delle proposte di questi anni.
Le principali attività svolte dalla Fap regionale hanno riguardato la preparazione e l’aggiornamento della propria classe dirigente; inoltre, in un momento così difficile per il nostro Paese sono stati molteplici i contatti con le istituzioni pubbliche volti a sostenere le situazioni di bisogno. Siamo anche impegnati su fronti ambiziosi per i quali costruire piattaforme di rivendicazione e verifica: il fondo per la non autosufficienza e la declinazione territoriale; il sistema sanitario integrato; le politiche della tassazione e delle tariffe locali; i progetti di socialità; la diffusione della cultura in materia di salute, previdenza e igiene alimentare; la conoscenza dei diritti e dei mezzi per difenderli; la valorizzazione del grande patrimonio di esperienza, cultura e capacità degli anziani.
Avete lavorato anche per favorire l’aggregazione degli anziani?
Sono state organizzate diverse conferenze sulla sanità e i servizi e, non ultimo, iniziative di socialità volte a migliorare la qualità della vita e a contenere il malessere dovuto alla mancanza di legami e di relazioni sociali. Abbiamo attivato processi di integrazione e di inclusione offrendo ai cittadini anziani la possibilità di sentirsi ancora risorsa, parte attiva della vita comunitaria. In Veneto la Fap Acli oggi gestisce alcuni centri anziani o centri di sollievo; diversi sono gli sportelli di segretariato sociale sparsi sul territorio e molteplici i servizi erogati in collaborazione con il nostro Patronato e il Caf.
La Fap verso il congresso
Quali significati attribuite a questa stagione congressuale che si apre?
Il congresso sarà utile solo se ci sarà la capacità, da parte nostra e di tutto il sistema Acli, di rileggere la nostra associazione sindacale e le nostre storie con animo critico e confrontandole con le istanze che arrivano dal territorio, consapevoli che proprio da un vivo dialogo possano partire proposte e contributi utili a ridisegnare la Fap per i prossimi quattro anni.
Quali temi porrete all’attenzione e su cui vi sembra importante dire parole di senso?
Il V congresso Fap si svolge in un clima sociale non facile e in un contesto di crisi che non ha risparmiato nessuno. Siamo chiamati a riflettere e a proporre un programma che abbia come obiettivo quello di rendere l’associazione attuale e competitiva. “Valore lavoro” e “Fap e impegno intergenerazionale” sono temi centrali nel nostro paese e lo saranno nel nostro prossimo congresso.
Un nodo cruciale per la Fap è sempre stato quello del rapporto tra giovani e vecchi…
La disoccupazione giovanile e il confronto generazionale sono temi sempre presenti nella politica italiana. Si avverte, cioè, l’esigenza di una riflessione e un confronto serio sul fatto che da più parte si parla di conflitto generazionale, giovani disoccupati contro pensionati privilegiati. È vero, una gestione sbagliata, negli ultimi quarant’anni, della cosa pubblica ha pesato fino ad oggi, ma riparare con leggi raffazzonate e bonus a pioggia - che alla fine penalizzano ancora di più i pensionati - non paga. Qualunque tentativo di riforma seria si scontra, puntualmente, con la difesa corporativa di chi ha ottenuto tanto in tempi di regalie politiche e oggi ostacola ogni tentativo di apportare, all’attuale sistema, i correttivi necessari a definire un giusto equilibrio nel confronto fra le generazioni, garantendo un adeguato e meno drammatico futuro ai nostri giovani.
Ovviamente parleremo anche di welfare, pensioni e povertà dilagante (...).
Continua a leggere la seconda parte dell'intervista su www.acliveneto.it: "Obiettivi raggiungi e nuove battaglie" e "Anziani e giovani, un rapporto complesso".
A cura di Francesca Gagno