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Tornano i campi di volontariato invernale con Terre e Libertà 2017

    Tornano i campi di volontariato invernale con Terre e Libertà 2017

    Hai voglia di un’esperienza di volontariato internazionale anche in inverno? Anche quest’anno Ipsia-Acli propone campi di animazione invernale nei Balcani.

    Quando e dove

    Dal 27 dicembre al 7 gennaio:

    • In Bosnia Erzegovina a Bihac, nel quartiere di Ružica.
    • In Kosovo a Zojz (vicino a Prizren), all’interno della Scuola Sinan Thaqi.

    Dal 12 al 23 dicembre o dal 26 dicembre al 7 gennaio:

    • In Serbia a Bogovadja, all’interno del Centro di transito per richiedenti asilo, in collaborazione con Caritas Ambrosiana.

    Cosa e come

    I volontari saranno impegnati in attività di animazione con bambini e ragazzi.

    Per partecipare ai campi di volontariato invernale date uno sguardo alle schede riassuntive per il campo di volontariato in Bosnia Erzegovina, per il campo di volontariato in Kosovo e per i campi in Serbia.

    La quota di iscrizione ai campi di animazione invernale è di 200 euro. Comprende: le spese organizzative, un incontro di formazione pre-partenza, l’alloggio durante il campo e l’assicurazione obbligatoria. Le spese di viaggio e di vitto durante il campo non sono comprese nella quota e sono a carico del volontario.

    Per iscriversi è necessario avere almeno 18 anni, compilare online la scheda di partecipazione, e prendere visione del regolamento.

    Il termine per inviare le iscrizioni è il 1° dicembre 2017 per il primo campo in Serbia, l'11 dicembre per gli altri campi.

    Per saperne di più puoi navigare nel sito www.terreliberta.org, per scoprire le destinazioni, e seguire la pagina Facebook. Oppure puoi scrivere all'email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiamare lo 02 77 23 227.

    Ti aspettiamo!

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    Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

    Giorgio La Pira