Nuove procedure per la cittadinanza
LA DOMANDA SI PUO’ INVIARE SOLO ONLINE. INFORMAZIONI E ASSISTENZA AL PATRONATO.
di Silvia Gottardo, Patronato Acli Treviso
Il 18 maggio scorso potrebbe rappresentare una data significativa per molti stranieri: quel giorno, infatti, è stata inaugurata una nuova modalità per l’invio delle domande di cittadinanza.
Questa scelta rappresenta la risposta del Governo ai quesiti posti già nello scorso autunno in Parlamento a fronte di una situazione sempre più complessa: negli ultimi anni sono aumentate esponenzialmente le domande di cittadinanza presentate alle Prefetture, mentre tra le 300.000 e le 400.000 domande sono ancora in attesa di risposta. Di fatto, il termine di 730 giorni previsto dalla legge per arrivare a una definizione della domanda è ampiamente superato nella quasi totalità dei casi, arrivando ad attese di quattro, cinque, sei anni.
Il Viminale, non potendo ampliare gli organici se non rafforzando il numero di coloro che istruiscono le pratiche, ha quindi puntato principalmente sull’informatizzazione delle domande che - dopo un mese in cui si poteva scegliere la vecchia modalità di invio o quella online - dal 18 giugno possono essere inoltrate solo online, attraverso una procedura informatica messa a punto dal dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione - direzione centrale per i Diritti civili, la cittadinanza e le minoranze.
Tale svolta riguarda non solo le domande per naturalizzazione, presentate dai cittadini stranieri in possesso del requisito della residenza per il numero di anni previsto dalla normativa per extracomunitari, comunitari, rifugiati…, ma anche le domande avanzate da coloro che sono sposati con un cittadino o una cittadina italiana.
La nuova procedura prevede che il richiedente si registri sul portale dedicato alla procedura https://cittadinanza.dlci.interno.it; poi potrà accedere al modello da compilare e successivamente trasmetterlo in formato elettronico.
Se l’intento di ridurre i tempi burocratici di risposta è sicuramente apprezzabile, la nuova procedura comporta, d’altra parte, passaggi e presupposti che potrebbero rendere più complessa una domanda che già necessita di per sé di grande attenzione.
La compilazione online chiede, come presupposto necessario, la disponibilità di una mail (già attiva o da attivare appositamente) e notevole accuratezza nella compilazione delle informazioni relative alla propria situazione anagrafica, familiare, reddituale come anche nell’allegare le copie dei documenti richiesti.
Di fronti a tali nuovi scenari, quindi, trova ulteriore motivazione la scelta fatta, ormai oltre un decennio fa, come Patronato Acli di Treviso di impegnarci nell’assistenza ai richiedenti cittadinanza; ciò ci ha portato da un lato a far parte della Rete informativa dello sportello unico per l’immigrazione della Prefettura di Treviso e, dall’altro, a veder crescere negli ultimi anni gli utenti che accedono ai nostri servizi per trovare informazione, consulenza e assistenza su questo tema.
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