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Campagna fiscale: istruzioni per l'uso

    Campagna fiscale: istruzioni per l'uso

    Si chiama precompilato, ma in realtà va verificato, può essere modificato, e infine va confermato. È il nuovo modello 730 per la dichiarazione dei redditi 2015, predisposto dall’Agenzia delle entrate che lo renderà disponibile entro il prossimo 15 aprile online, nel “cassetto fiscale” di ogni contribuente. Una sorta di puzzle di dati che in parte sono già a disposizione delle Entrate, e in parte verranno comunicati da soggetti esterni.

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    Ecco i documenti del Modello 730/2015 >>>

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    “Almeno per quest’anno – spiega Sabrina Schiavon di Acli Service Treviso – questa “semplificazione” sarà complicata, innanzitutto perché non ci sarà alcuna spedizione cartacea a casa, dal momento che tutto verrà gestito in modalità elettronica e pertanto il modello sarà scaricabile dal sito dell’Agenzia con apposito pin. Inoltre, le banche dati a disposizione dell’amministrazione non sono ancora complete” e, quindi, in molti casi saranno necessarie integrazioni.

    Si stima che circa il 72% dei contribuenti toccati dalla riforma dovranno integrare il modello precompilato con la possibilità di rivolgersi ad un Caf o altro soggetto abilitato.

    TEMPI E SCADENZE

    La road map è dunque stata tracciata: per i contribuenti la prima data clou sarà il 15 aprile, quando appunto potranno recuperare, direttamente sul pc di casa, il modello 730 predisposto dall’Agenzia delle entrate.

    Una volta esaminato il documento, due sono le possibili scelte: confermarlo oppure integrarlo/correggerlo, qualora vi fossero dei dati mancanti o non conformi. “La conferma ovviamente renderebbe tutto più sbrigativo – precisa Schiavon -, visto che a quel punto non ci sarebbe bisogno di ulteriori controlli da parte dell’Agenzia delle entrate e gli eventuali crediti sarebbero automaticamente rimborsati. Qualora invece vi fosse bisogno di qualche aggiustamento, per esempio l’indicazione delle spese mediche, il contribuente dovrebbe provvedere alla modifica direttamente sul modello precompilato messogli a disposizione o rivolgersi ad un Caf o altro soggetto abilitato”. Per chiudere la partita ci sarà tempo fino al 7 luglio.

    CHI LO PRESENTA

    Ci sono due modalità diverse per presentare la dichiarazione dei redditi. La prima è diretta, dal sito dell’Agenzia delle entrate, indicando i dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio; compilando la scheda per la scelta della destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille dell’Irpef, anche se non si esprime alcuna scelta; verificando con attenzione che i dati presenti nel 730 precompilato siano corretti e completi. Se il 730 precompilato non richiede nessuna correzione o integrazione, il contribuente lo può accettare senza modifiche. Se, invece, alcuni dati del 730 precompilato risultano non corretti o incompleti, il contribuente è tenuto a modificare o integrare il modello 730, ad esempio per aggiungere un reddito non presente. Inoltre, il contribuente può aggiungere gli oneri detraibili e deducibili non presenti nella dichiarazione precompilata, ad esempio le spese mediche sostenute. In questi casi vengono elaborati e messi a disposizione del contribuente un nuovo modello 730 e un nuovo modello 730-3 con i risultati della liquidazione effettuata in seguito alle modifiche operate dal contribuente. A seguito della trasmissione della dichiarazione, nella stessa sezione del sito internet viene messa a disposizione del contribuente la ricevuta di avvenuta presentazione.

    “In alternativa – spiega Schiavon -, è possibile incaricare un centro di assistenza fiscale a compilare la dichiarazione dei redditi, con il vantaggio di non dover richiedere il pin per accedere al proprio cassetto fiscale all’Agenzia. Inoltre, il Caf che appone il visto di conformità diventa il diretto responsabile di quanto dichiarato per conto dell’assistito”. Il contribuente deve esibire tutti i documenti che dimostrano il diritto alle deduzioni e detrazioni richieste in dichiarazione al Centro di assistenza incaricato. I documenti relativi alla dichiarazione di quest’anno vanno conservati fino al 31 dicembre del quarto anno successivo alla presentazione della dichiarazione, termine entro il quale l’amministrazione fiscale può richiederli.

    COSA C'E' E COSA MANCA

    In qualsiasi caso, il 730 precompilato di quest’anno mancherà di alcuni dati che permettono gli sgravi fiscali.

    “Ci saranno l’anagrafica, i redditi da lavoro dipendente e pensione, più eventuali altri redditi conseguiti dal dipendente o dal pensionato, come ad esempio redditi da lavoro autonomo o da prestazioni occasionali, gli interessi su mutui fondiari e agrari, i contributi previdenziali e assistenziali, i pagamenti relativi a previdenza integrativa, i premi di assicurazioni sulla vita – elenca Sabrina Schiavon -. Ma non ci saranno le spese mediche, le donazioni alle onlus, le spese funerarie e quelle per l’istruzione, quelle sportive e in parte quelle edili o finalizzate al risparmio energetico”.

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    Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

    Giorgio La Pira