Aumentano le morti sul lavoro nel 2014
NEL 2014 SONO STATE 919 LE PERSONE MORTE PER INFORTUNI SUL LAVORO
In tempi di crisi anche la sicurezza sul posto di lavoro rischia di diminuire
Tornano a crescere, in Italia, i casi di morti sul lavoro: nei primi 11 mesi del 2014 sono stati 919, in aumento rispetto al 2013 quando si era registrata una flessione sul 2012 passando da 844 a 740.
Fonte: Dati Vega Engineering, società di consulenza e di progettazione ingegneristica con sede a Mestre
E’ un bilancio evidentemente drammatico che vede posizionarsi al primo posto la Lombardia con 80 lavoratori deceduti, seguita dall’Emilia, dalla Puglia, dalla Sicilia e dal Piemonte. Sesto in questa graduatoria il Veneto con 55 casi.
I dati, raccolti dall’osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering società di consulenza e di progettazione ingegneristica con sede a Mestre, delineano una situazione piuttosto pesante: se si considera l’incidenza sugli occupati il triste primato passa alla Basilicata (88,9% mentre la media nazionale è del 30,4%), seguita dal Molise (80,4%) e Puglia (56,2%). I settori maggiormente colpiti sono le costruzioni con 99 lavoratori morti, le attività manifatturiere, 86, i trasporti e il magazzinaggio 67.
Nel 94,2% dei casi si tratta di maschi, nell’87,1% di italiani, nel 30% di età compresa tra i 45 e i 54 anni e nel 25,3% tra i 55 e i 64.
In provincia di Treviso, per lo stesso periodo considerato, ci sono state 10 morti sul lavoro, seconda provincia in Veneto dopo Venezia , 12, e seguita da Vicenza e Verona con 8 lavoratori deceduti, Padova e Rovigo 7, Belluno 3. Nella graduatoria dell’indice di incidenza degli occupati la Marca si posiziona al 70° posto.
“Il tema della sicurezza del lavoro continua a restare centrale – commenta Andrea Citron presidente provinciale Acli – specie in questo tempo di crisi in cui le persone che faticano a trovare occupazione sono anche disposte ad accettare incarichi precari e a bassa tutela. Eppure in materia di sicurezza le norme non mancano. Il fatto che i settori più colpiti siano grosso modo sempre gli stessi - edilizia e agricoltura - indica la fatica che sta facendo la cultura della sicurezza in particolare a livello informativo e formativo”.