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Tra Forlì e Barbiana: un mese di maggio con le Acli all’insegna del volontariato e dell’impegno giovanile

    Tra Forlì e Barbiana: un mese di maggio con le Acli all’insegna del volontariato e dell’impegno giovanile

    Maggio è stato un mese ricco di eventi e partecipazione attiva per il mondo giovanile, un mese che precede le imminenti elezioni europee dell’8 e 9 giugno e che ha visto concretizzarsi molte iniziative in cui le Acli hanno avuto un ruolo da protagonista.
    In questa cornice, da volontario delle Acli ed ex civilista presso le Acli provinciali di Treviso aps, ho avuto il piacere e l’onore di partecipare ad EYE, l’Eropean Youth Event tenutosi per la prima volta in Italia tra il 17 e il 19 maggio nella città romagnola di Forlì, e alla XXIIIesima edizione della Marcia a Barbiana il 26 maggio, a conclusione delle celebrazioni per il centenario della nascita di Don Lorenzo Milani.
    L’EYE è stata per me un’esperienza nuova e totalizzante, in cui ho potuto, insieme al movimento dei Giovani delle Acli (GA), spendermi in prima persona per la realizzazione e gestione di panel e attività orientate alla cittadinanza attiva giovanile e ai valori europei. In questa occasione ho potuto incontrare e conoscere ragazzi e ragazze provenienti da tutta Italia e da ogni Paese dell’Unione Europea, ognuno con il proprio background culturale e le proprie peculiarità, ma tutti uniti da un sentimento di unità e inclusione sotto lo stendardo del sogno europeo. Abbiamo, qui, trattato e discusso di temi come l’integrazione, lo sviluppo sostenibile, l’importanza del voto, il multilinguismo come valore e molto altro.
    In questo clima di cooperazione e impegno attivo, ho poi preso parte alla Marcia a Barbiana, in cui associazioni da tutta Italia, tra cui l’Azione Cattolica, gli Scout di Agesci e noi delle Acli con GA (Giovani delle Acli), hanno portato il loro contributo ricordando la figura di Don Milani e il suo esempio positivo di impegno e lotta per dare voce e strumenti a chi non ne ha. Esempio, quest’ultimo, che risulta più che mai attuale, come ricordato dagli interventi dell’ex Ministra Rosy Bindi e dal giurista Gustavo Zagrebelsky. In questo scenario abbiamo reso omaggio alla figura di Don Milani, visitandone la tomba al cimitero di Barbiana e la scuola dove ha dato vita alla rivoluzionaria opera pedagogica che ha preso il nome dalla località toscana, ricordata anche dalle parole dei suoi ex studenti che si sono resi partecipi di quest’esperienza.
    Con l’augurio che i mesi avvenire possano essere ugualmente pieni ed emozionanti, sono entusiasta di far parte di questa grande famiglia e di poter dare il mio piccolo contributo per una causa più grande... Per un’Italia e un’Europa più inclusive e sostenibili!

    Raoul

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    Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

    Giorgio La Pira