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Sconfiniamo! I volontari di servizio civile in formazione

    Sconfiniamo! I volontari di servizio civile in formazione

    Dal 28 al 30 ottobre 2023 si è tenuta a Trieste l’esperienza della formazione residenziale promossa dalle ACLI del triveneto per tutti i volontari in Servizio Civile Universale impiegati nei progetti delle diverse sedi provinciali, 26 in tutto.
    “Sconfiniamo” il titolo di questa tre giorni, una riflessione sui confini, quelli geografici che determinano uno stato con la sua popolazione, quelli che vengono imposti e quelli che, in qualche modo, noi imponiamo agli altri e quali azioni intraprendere per poterli superare.


    Il racconto di Giulia:
    “Come volontari ci siamo immersi in questo tema partendo prima di tutto dai confini che noi stessi creiamo attraverso i nostri pregiudizi, quando attribuiamo al nostro pensiero, basato su uno stereotipo negativo, la capacità di limitare la conoscenza e la relazione con persone che hanno un punto di vista, una cultura, un percorso diverso dal nostro.  Allo stesso tempo abbiamo sperimentato come i confini politico-geografici, che nel corso del tempo sono stati modificati dai governanti a seguito di guerre e conflitti, hanno pesantemente influito sul riconoscimento di un popolo, talvolta privandolo completamente di un territorio, eliminando un’importante elemento di appartenenza, disconoscendogli ogni legittimazione e determinando una dispersione delle persone accomunate da una medesima lingua, religione e cultura.
    In questo tempo, i confini su cui maggiormente si puntano i riflettori sono quelli che si pretende di chiudere ad ogni costo, davanti a coloro che fuggono da situazioni di miseria per cercare un futuro diverso, che metta in salvo i propri diritti, se non addirittura la vita. Abbiamo percorso un piccolo tratto del “Sentiero dell’amicizia” che collega Italia e Slovenia, un tempo presidiato dai soldati jugoslavi per impedire il passaggio dalla Jugoslavia all’Italia. Emblematico è stato venire a conoscenza che quello stesso sentiero, oggi, incrocia in alcuni tratti la rotta balcanica, percorsa ogni giorno da centinaia di persone che cercano nella città di Trieste un piccolo lume di speranza.
    In collaborazione con la cooperativa Lybra, poi, abbiamo toccato con mano cosa significa per le persone con disabilità provare a superare dei confini entro cui la società li delimita ritenendoli non sufficientemente performanti per avere un’occupazione. Sono stati loro i nostri “maestri”: per qualche ora ci hanno guidato nella realizzazione di piccoli oggetti di ceramica e di stoffa, attività che li impiega qualche mattina a settimana e che garantisce loro la dignità che tutte le persone parte di una società meritano di vedersi riconosciuta.
    In questi giorni è stato molto positivo poter incontrare altri ragazzi che, come me, hanno scelto di dedicare un anno della loro vita al Servizio Civile. Si è formato un bel gruppo in cui è stato possibile confrontarsi apertamente e scambiarsi opinioni sia sul tema della formazione che su altri argomenti che ci coinvolgono direttamente come giovani: lo studio, il lavoro e il futuro. Speriamo davvero che ci possano essere altre occasioni di incontrarsi insieme per continuare a cogliere i frutti del nostro percorso con le ACLI!”
    Giulia

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    Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

    Giorgio La Pira