Manifestazione per la pace del 5 novembre a Roma
Il 5 novembre 2022 a Roma le Acli, tra le realtà fondatrici della Rete Italiana Pace e Disarmo, scenderanno in piazza insieme a tantissime realtà della società civile e con tutte le cittadine e i cittadini di buona volontà per chiedere il cessate il fuoco fra Russia e Ucraina, l’avvio di un negoziato, la messa al bando delle armi nucleari e per esprimere solidarietà al popolo ucraino e alle vittime di tutte le guerre.
Da 8 mesi assistiamo impotenti a un'escalation militare senza precedenti nel cuore dell'Europa. Sentiamo echeggiare solo la parola delle armi, la pace sembra una parola superflua, quasi un'utopia. Uniamoci tutti sotto un'unica bandiera per far risuonare la voce di chi invoca la pace. Il dramma dell’Ucraina, il dramma dello stesso popolo russo, oppresso e privo di libertà, il dramma di tanti popoli, non ultimo quello di chi migra, ci impongono di comprendere che la pace e la giustizia non sono richieste assolute o idealità, ma processi reali, cammini da aprire. Consapevoli che la guerra ha un costo che viene pagato dai popoli in conflitto, ma anche da tanti poveri altrove.
La pace è una lenta e tenace opera di artigianato che chiede impegno, dialogo e creatività. Ogni popolo ha il diritto di vivere in pace. Aggredire un altro Paese è solo un atto vile ingiustificabile.
Chiediamo una Conferenza di Pace che metta in campo il diritto e che permetta di costruire il futuro a partire dagli accordi di Minsk. Va interpretata una visione di Europa ancora inedita, più grande ed inclusiva.
Continuiamo a chiedere la messa al bando di tutti gli ordigni nucleari.
Come cristiani sentiamo tutta la ferita di una guerra che passa all’interno della nostra stessa fede. Non ci riconosciamo in nessun tentativo di porre la fede a giustificazione di aggressioni e violenze.
Abbiamo la responsabilità di ridare parola e creatività alla forza istituzionale ed istitutiva della democrazia, e di nutrirla della partecipazione delle persone.
Tutto questo ci chiede anche una mobilitazione forte, prima di tutto nella presa di coscienza su ciò che sta avvenendo e per un rovesciamento del sentire comune, ma soprattutto politico, che la guerra sia ineluttabile e la Pace un’utopia. #EuropeforPeace