LOTTA ALLA POVERTA’: RdC perfettibile ma utile strumento
Dalla povertà come colpa al tema delle politiche di contrasto, dal ruolo delle comunità e del Terzo Settore, agli impegni possibili per debellare la povertà. Di questo ed altro continua a focalizzare l’attenzione Alleanza contro la povertà, che in Veneto ha anche recentemente promosso un convegno nell’ambito del Festival per la dottrina sociale della Chiesa a Verona a fine novembre.
“La pandemia ha acutizzato disagi che non trovano per ora risposte, come quelli collegati alla salute mentale, alla precarietà abitativa, alla carenza educativa verso le giovani generazioni che hanno inciso anche su diritti fondamentali – spiega Roberto Rossini, portavoce nazionale di ACP -. Ma prima di tutto ha dimostrato – se ancora ce n’era bisogno – che la più grave forma di povertà, quella che di norma sta alla base di ogni altra povertà, emarginazione, esclusione – è la solitudine e la percezione di essere abbandonati al proprio disagio sociale. Perchè la solitudine e il senso di abbandono minano la speranza e la capacità dell’uomo di credere nella possibilità reale di un presente e di un futuro migliore.
Su questo Alleanza contro la povertà ritiene si debba agire: la nostra società veneta ha senza dubbio saputo costruire importanti progetti, innovative azioni di contrasto alla povertà, ma si trova oggi a fare i conti con il “cuore del problema”, non lasciar solo e abbandonato nessuno”.