Errore
  • JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 508
Menu

Il nostro servizio civile

    Il nostro servizio civile

    Anna, Adama e Raquel hanno cominciato la loro esperienza di servizio civile in Acli a Treviso. 

    Si raccontano, da dove arrivano e a cosa aspirano.

    ANNA: MI METTO IN GIOCO E FACCIO UNA ESPERIENZA NUOVA

    Mi chiamo Anna, ho 23 anni e ho iniziato il Servizio Civile Universale da poco meno di un mese.

    Ho una laurea triennale in Servizio Sociale e un Master di Primo Livello sull’Immigrazione. Durante gli studi ho sempre lavorato come cameriera, esperienza che per me ha avuto molta importanza. Ho sperimentato un anno di tirocinio presso i Servizi Sociali del Comune di Conegliano (TV) presso l’ufficio Minori e Famiglie con Minori.

    Ho avuto modo anche di intraprendere un breve tirocinio presso le Acli di Conegliano durante lo svolgimento del Master, seguendo, e successivamente svolgendo, attività che riguardano l’ambito immigratorio come il rinnovo del permesso di soggiorno, la domanda di cittadinanza e anche la regolarizzazione (che non avveniva dal 2012). E’ stata una bellissima esperienza, che mi ha permesso di vedere al lavoro degli operatori con tantissima passione e professionalità.

    Nonostante conoscessi già l’ambiente del Patronato Acli, durante i primi giorni del Servizio Civile abbiamo ricevuto la formazione generale riguardo tutti i servizi che offrono le Acli al pubblico e siamo venute a conoscenza delle altre associazione che fanno parte delle Acli, come ad esempio IPSIA Acli (Istituto Pace Sviluppo Innovazione Acli), Unione Sportiva Acli (US Acli), la Federazione Anziani e Pensionati (Fap Acli), la Lega Consumatori.

    E’ un mondo di servizi a favore del pubblico che offre il proprio aiuto nel momento in cui qualcuno si trova in difficoltà, anche con “semplici” questioni quotidiane.

    Nella candidatura del Servizio Civile c’è la possibilità di scegliere il progetto che riteniamo più adatto a noi e nel mio caso ho scelto il progetto “Diversamente uguali” che prevede la realizzazione di progetti di inclusione sociale nei confronti delle persone di origine straniera.

    La selezione dei Volontari prevede la compilazione di un form in cui viene chiesta la carriera scolastica e l’esperienza del candidato. Si prosegue poi con un colloquio di dieci minuti in cui vengono chiesti dei chiarimenti sul curriculum e vengono fatte altre domande per conoscere meglio il candidato. In seguito viene pubblicata la classifica che permette ai candidati di vedere se sono stati selezionati o meno.

    E’ un’esperienza che si può svolgere in tantissimi ambiti diversi, sia in Italia che all’estero, quindi ognuno può trovare il progetto che ritiene più adatto per se stesso.

    A distanza di poco meno di un mese, posso affermare che si è rivelato già da subito molto stimolante: abbiamo la possibilità di metterci in gioco, attraverso un lavoro sia gruppo che individuale, esprimendo le nostre idee per la realizzazione di progetti futuri. Ci vengono affidati dei compiti che non abbiamo mai avuto modo di fare e questo ci permette di mettere alla prova noi stesse.

    ADAMA: RITMI INTENSI ED INTERESSANTI

    Mi chiamo Adama ho 20 anni, sono senegalese e vivo in Italia da quando ho 8 anni. Appena arrivata ho iniziato la scuola e mi sono dovuta confrontare con una realtà diversa da quella a cui ero abituata. Sto frequentando l’istituto tecnico per il turismo G. Mazzotti di Treviso e tra poco mi diplomerò. Le mie esperienze lavorative non sono molte. A marzo 2019 ho svolto uno stage di 2 settimane all'INPS di Treviso in cui mi sono occupata del controllo e del pagamento del bonus per l'asilo nido e la materna. Durante l’estate 2019 ho lavorato come cameriera in un villaggio turistico a Jesolo.

    All’inizio dell’anno, essendo alla conclusione del mio percorso scolastico, ho cercato di capire cosa avrei voluto fare nel futuro prossimo e durante le diverse lezioni di orientamento scolastico mi hanno parlato nel servizio civile e del suo scopo.

    Quindi ho deciso di intraprendere questa esperienza. A maggio di quest’anno sono venuta a contatto con il “servizio civile universale” e sono stata accolta nella sede provinciale delle Acli.

    I primi giorni mi sono sentita spaesata, ma pian piano mi sto abituando ai ritmi.

    Il mio progetto si chiama “Fianco a Fianco”, la mia attività è rivolta agli anziani associati delle Acli e della Fap.

    RAQUEL: STO IN UN AMBIENTE DINAMICO, SOCIEVOLE, CORDIALE

    Ciao! sono Raquel, una volontaria del servizio civile, ho 26 anni e sono all’ultimo anno dell’università di lingue a Venezia.

    Ho scoperto il servizio civile grazie ad una mia ex collega di lavoro che lo aveva svolto anni fa presso l’Avis di Treviso. Io incuriosita le chiesi più informazioni e mi disse che fu un’esperienza di crescita e formazione personale fantastica. Sotto suo consiglio decisi dunque di fare domanda e alla fine fui selezionata.

    Il progetto che ho scelto si chiama “Legal-mente” ed ha il fine di promuovere l’educazione alla cittadinanza attiva e alla legalità ai giovani. L’ho scelto perché credo sia fondamentale favorire la partecipazione dei giovani alla vita sociale della comunità di appartenenza, informandoli e rendendoli consapevoli dei loro diritti e doveri e di tutto quello che riguarda la legalità.

    Io e le altre due ragazze del servizio civile siamo state accolte benissimo dalle Acli che ci hanno sempre fatto sentire a nostro agio e mai sole. È ormai la terza settimana che operiamo con loro e finora siamo molto soddisfatte e grate in quanto abbiamo trovato un ambiente dinamico, socievole e cordiale.

    Sono davvero molto grata di questa opportunità e spero di poterla sfruttarla al meglio.

    Torna in alto
    Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

    Giorgio La Pira