"Il lavoro M/Nobilita l'uomo": in partenza il nuovo progetto Aps delle Acli di Treviso
Il lavoro dignitoso e sostenibile continua a rappresentare una condizione essenziale di benessere: per la leva dello stipendio, per il ruolo sociale che ne deriva, per la possibilità di realizzare sé stessi dentro e fuori quel contesto. I dati dimostrano che l'occupazione è il principale rimedio contro la povertà economica. Il lavoro dignitoso è anche uno degli obiettivi di sviluppo sostenibile che l’Onu si propone di raggiungere entro il 2030 perché crea vantaggio non solo per i singoli lavoratori e per le loro famiglie ma per tutta l'economia locale.
E' con queste premesse che sta per partire il nuovo progetto di inclusione socio-lavorativa delle Acli provinciali di Treviso, finanziato con risorse della Regione Veneto art. 72 e 73 Dlgs 117/2017.
Prevede:
- la realizzazione di incontri di approfondimento sul tema della sicurezza sul lavoro e della cura dei luoghi di lavoro e delle persone, sulla contrattualistica e i diritti/doveri del lavoratori;
- l'ampliamento di uno spazio dedicato alla consulenza sulle questioni lavorative con la presa in carico di persone già in situazione di fragilità, e aggravata a seguito dell’emergenza Covid-19;
- per alcuni, complessivamente 10, si attiveranno dei percorsi di inserimento/reinserimento lavorativo in realtà del territorio provinciale.
Tenendo bene a mente, dati alla mano, il periodo complesso e difficile dell’emergenza sanitaria, il progetto intende contribuire a sostenere la ripartenza di coloro che vedono la propria situazione lavorativa incerta, a rischio o a un punto morto. Questa ripartenza passa attraverso l’informazione, la consulenza personalizzata, la messa in gioco in percorsi di inserimento lavorativo.
"Si tratta di un processo sicuramente in salita - spiega Alessandro Pierobon, presidente provinciale Acli -: l’inclusione sociale oggi è sempre un processo “creativo” proprio perché si tratta di un “abito” che il beneficiario, insieme alla rete che lo sostiene, cuce e ricuce per sé e per la sua famiglia. Pertanto, questo progetto, non intende offrire “percorsi standard” già predefiniti in fase di progettazione, ma attivarli insieme alle organizzazioni che sarà necessario coinvolgere considerando i beneficiari raggiunti".
I partner di progetto sono: Associazione Famiglie 2000 onlus, Circolo Acli Colf aps, società di San Vincenzo De Paoli di Vittorio Veneto, società di San Vicenzo De Paoli di Treviso.
I collaboratori sono: Caritas diocesana di Treviso, Fondazione Caritas di Vittorio Veneto, OltreConfin - Distretto di economia solidale, Coop Terra Amica, Azienda Agricola Limido Stefania, Acli Terra, parrocchia di San Bartolomeo.
Il progetto vale complessivamente 50.000 euro, la Regione Veneto copre l'80% e il restante è cofinanziato dalle Acli provinciali di Treviso.