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Camminata con le Acli il 26 luglio

    L’escursione prevede un percorso lungo l’ultima linea difensiva del fronte italiano della Grande GuerraL’escursione prevede un percorso lungo l’ultima linea difensiva del fronte italiano della Grande Guerra

    CAMMINATA TRA I SENTIERI DELLA GRANDE GUERRA DEL MONTE GRAPPA

    Ipsia Treviso, in collaborazione con le Acli provinciali di Treviso, organizzano per sabato 26 luglio 2014 una camminata presso il massiccio del monte Grappa.

    L’escursione prevede un percorso lungo l’ultima linea difensiva del fronte italiano della Grande Guerra.

    I monti, le valli e i pendii scelti, sono con le loro tangibile ferite e cicatrici della Prima Guerra Mondiale, dei muti e silenziosi testimoni di quanta efferatezza e di quanto sangue è stato versato durante la Grande Guerra.

    L’escursione prevede un’agevole camminata -di circa 2:30-3 ore- presso le gobbe erbose degli asoloni. Lungo il percorso -con giornate prive di foschia- si possono ammirare fantastici panorami, come la pianura veneta e la città di Venezia, le principali vette degli Appennino tosco-emiliano, oltre che al vicino Altopiano di Asiago, le vette feltrine, la catena dei Lagorai e le Pale di S. Martino.

    Successivamente all’escursione, si propone la visita di una malga dov’è c’è la possibilità di degustare alcuni prodotti tipici.

    Lo scopo di tale momento è quello di far conoscere e far apprezzare alimenti genuini e dai sapori peculiari, come ad esempio il formaggio “Burlaco” e “Bastardo”, le soppresse e gli insaccati.

    Oltre a questa degustazione, si offre la possibilità di far scoprire gli ambienti di lavorazione e trasformazione del latte in formaggio, in ricotta e in burro, dell’architettura montana e pure delle opere belliche, come trincee, camminamenti e posti d’osservazione utilizzati dai soldati del primo conflitto mondiale.

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    Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

    Giorgio La Pira