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Alla maturità 2020 una tesi sulle Acli di Treviso

    Alla maturità 2020 una tesi sulle Acli di Treviso

    Monica, un sorriso genuino, una volontà di ferro. Maturata la scorsa settimana al Liceo di Montebelluna con eccellenti voti. Una giovane volontaria che già lo scorso anno "era inciampata" nelle Acli per aver partecipato al campo estivo di Terre e Libertà in Albania.

    All'esame di maturità ha presentato una tesina sulle Acli di Treviso, frutto della sua esperienza di stage presso la nostra associazione.

    "Ho raccontato il mio percorso per acquisire competenze trasversali e per l'orientamento - ci scrive allegandoci il suo lavoro e con evidente soddisfazione per i risultati -. Come scritto nella mia presentazione, sono stati molti gli insegnamenti ricevuti: ho imparato a rapportarmi con persone di età ed etnie diverse, ho utilizzato la lingua inglese per aiutare una donna a compilare un documento e ho interagito con tutti coloro che abitano il mondo delle Acli".

    "Ciò che più mi ha colpito di questa associazione è stata l'umanità nei confronti di tutti gli utenti e l'aria respirata in ufficio; nonostante il lavoro fosse molto e l'organizzazione difficile, non mancavano mai risate, saluti e due chiacchere davanti ad un caffè o nella pausa pranzo".

    "Credo - aggiunge - che ciò che caratterizza questa associazione sia lo spirito - si può dire "storico" - che però le permette con solide radici di spingersi verso nuovi obbiettivi e nuovi progetti per una società migliore o semplicemente per dare un aiuto a più persone possibili".

    "Grazie a questa esperienza ho imparato quanto sia bello fare qualcosa per gli altri gratuitamente e quanto mi piaccia stare a contatto con le persone. A settembre farò il test di ammissione per medicina, sperando un giorno di poter anche io aiutare gli altri occupandomi della loro salute. Ho scelto questa strada perché mi permette di unire l'interesse per le materie scientifiche con il desiderio di lavorare per le persone e con le persone".

    Buona strada Monica! E grazie.

     

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    Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

    Giorgio La Pira