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Lo sport che vogliamo: al via il nuovo anno sociale dell'US Acli

  • Pubblicato inUSACLI
Lo sport che vogliamo: al via il nuovo anno sociale dell'US Acli

Parte il primo ottobre la campagna tesseramento dell'Unione sportiva Acli, che si concluderà il 31 agosto del prossimo anno. Una realtà consolidata, che nel 2018 ha affiliato numerose società e soci dalla ginnastica alle arti marziali, dalla danza alle bocce. L'Us Acli è un punto di riferimento sul territorio nella promozione dello sport per tutti e nel sostegno alle associazioni sportive dilettantistiche che si iscrivono. 

Promossa dalle Acli e riconosciuta dal Coni, l’Us Acli favorisce, sostiene ed organizza attività motorie, ludiche e sportive rivolte a persone di ogni età e condizione, in particolare a chi è più esposto a rischi di emarginazione fisica e sociale. Un'attenzione privilegiata è da sempre rivolta ai bambini ed ai giovani, non soltanto perché lo sport rappresenta una delle più "facili" attività di ricreazione, di aggregazione e di impegno, ma soprattutto perché la pratica motoria, ludico-sportiva riveste un fondamentale ruolo educativo e formativo.

Parte consistente dell'impegno dell'Unione Sportiva Acli è inoltre rivolto alla promozione e al sostegno di interventi diretti a migliorare leggi e normative in materia sportiva, alla tutela del diritto allo sport di tutti i cittadini, al riconoscimento dello sport per tutti quale elemento irrinunciabile nella costruzione di un nuovo welfare.

La campagna tesseramento 2019 inizia il 1° ottobre 2018 e termina il 31 agosto 2019. Affiliandosi all'Us Acli le associazioni sportive hanno diritto a:

  • copertura assicurativa Rct;
  • copertura assicurativa individuale per invalidità permanente, diaria giornaliera in caso di gessatura/ricovero, morte;
  • copertura assicurativa per i rischi e le responsabilità degli amministratori;
  • copertura assicurativa per organizzazione di gare, manifestazioni ed ogni altra attività prevista dall'Us Acli;
  • partecipazione a tutte le manifestazioni sportive, corsi di aggiornamento, gare, stage ed eventi vari provinciali, regionali e nazionali organizzati dall'Us Acli;
  • consulenza fiscale;
  • supporto per costituire un’associazione sportiva dilettantistica;
  • iscrizione gratuita delle Asd al registro del Coni;
  • pubblicazione delle proprie iniziative nel sito provinciale www.aclitreviso.it;
  • convenzioni vantaggiose per le società ed i soci.

Per informazioni

Segreteria Us Acli
viale della Repubblica 193/A Treviso
tel. 0422 56340 fax 0422 544276
email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Marcia Perugia - Assisi 2018

  • Pubblicato inAcli
Marcia Perugia - Assisi 2018

Verso il 7 ottobre 2018: Rimettiamoci in cammino sulla via della pace

Una proposta per vincere la rassegnazione e…

Così non va. Disponiamo di più ricchezze, conoscenze, istituzioni e mezzi di ogni altro tempo ma permettiamo che di giorno in giorno aumentino le disuguaglianze, le sofferenze, i conflitti, la disoccupazione e l’insicurezza di miliardi di persone. Non troviamo i soldi per assicurare un lavoro a tutti ma continuiamo a spenderne una valanga per comprare armi, ingigantire eserciti e condurre guerre infinite.

I numerosi progressi che abbiamo ottenuto in tanti campi ci aprono orizzonti impensati per migliorare le condizioni di vita di tutti e portare la pace laddove ancora non c’è. Eppure rischiamo di essere travolti da numerosi problemi che abbiamo causato e che non abbiamo ancora risolto: dalla povertà di miliardi di persone al cambiamento climatico, dalle guerre alle migrazioni.

Alcune delle più importanti conquiste dell’umanità rischiano di essere progressivamente cancellate o annullate: l’universalità dei diritti umani, il diritto alla dignità, il principio di uguaglianza e di giustizia, la democrazia,…

Tutti i giorni, la negazione di questi diritti e principi avviene nella più totale impunità. Crimini orribili, visibili e invisibili agli occhi della comunità internazionale, vengono compiuti nell’inerzia generale. L’Onu e le istituzioni internazionali create per impedire nuove guerre e intervenire in difesa della dignità e dei diritti umani sono state indebolite e spesso vengono tenute ai margini. La stessa Unione Europea, che tanto ha contribuito all’affermazione della civiltà del diritto, è entrata in una fase molto pericolosa che rischia di far fallire uno dei più importanti esperimenti di pace della storia. In molti dei paesi dove più grandi erano state le conquiste democratiche, sono in atto gravi processi di corrosione e arretramento politico, sociale e morale.

Nel frattempo, tante persone stanno cedendo alla paura e all’insicurezza, alla sfiducia e alla rassegnazione, assumendo gravi atteggiamenti di chiusura, indifferenza e rabbia. Decenni di individualismo sfrenato e di rincorsa dell’arricchimento, con il loro seguito di delusioni e fallimenti hanno cancellato in molti il senso della pietà e del bene comune, il valore della solidarietà e della condivisione, l’importanza dell’impegno democratico. E oggi finiscono per alimentare una politica priva di lungimiranza, etica, efficacia, credibilità e per dettare decisioni sbagliate che aggravano i problemi anziché risolverli.

Grandi pericoli incombono. Dobbiamo reagire!

Diversamente dagli imprenditori dell’odio e dai rassegnati, noi sappiamo che sono le persone a fare la storia e che il cambiamento che sogniamo, la pace che desideriamo per noi, per i nostri cari e per l’umanità intera non dipende solo dalle grandi decisioni ma anche da tutte le piccole, piccolissime, azioni fatte ogni giorno, da ciascuno, dappertutto.

Questi miliardi di “azioni di pace”, individuali e collettivi, spesso realizzate da donne, agiscono positivamente nella storia dell’umanità anche se non vengono raccontati dal mondo dell’informazione e della comunicazione e quindi non vengono valorizzate.

Per fronteggiare i problemi e le minacce che abbiamo davanti dobbiamo rafforzare questa corrente positiva, farla emergere in tutti campi e a tutti i livelli ed estenderla mettendo il nostro personale impegno al servizio degli altri e dell’umanità. Ciascuno, secondo le proprie possibilità e responsabilità.

Questo è il tempo in cui dobbiamo osare la fraternità. Non possiamo più permetterci di vivere in perenne competizione con gli altri perché stiamo distruggendo le cose più belle che abbiamo. La competizione è la sorella della guerra. Disertiamola!

Smettiamo di fare le guerre! Quelle armate che stanno devastando interi paesi e popolazioni, ma anche quelle più subdole che ci vedono continuamente gli uni contro gli altri, nell’economia come nei rapporti interpersonali.

Cerchiamo assieme le soluzioni dei problemi che non sono state trovate e intraprendiamo, sin da ora, nuove iniziative per attuarle.

Investiamo sui giovani, rispettiamoli, prendiamoci cura del loro presente e futuro, attrezziamoli a fare la propria parte, diamogli adeguate opportunità.

Facciamo crescere l’economia della fraternità! Cominciamo dai luoghi in cui viviamo, cercando nuove strade per combattere la povertà e la disoccupazione, costruendo nuovi rapporti sociali, economici e personali centrati sulla cura reciproca.

Scopriamo insieme l’importanza e la bellezza della cura. La cura di noi e non solo dell’io. La cura reciproca. La cura della vita. La cura dei più indifesi. La cura del bene comune. La cura del mondo che condividiamo con gli altri.

Affermiamo il dovere di proteggere ovunque tutte le persone minacciate da violenze, guerre, persecuzioni e sistematiche violazioni dei diritti umani!

Difendiamo la società aperta. Anzi, costruiamo una “vera” società aperta, inclusiva, solidale, accogliente.

Costruiamo una politica nuova e una nuova cultura politica nonviolenta basata sul rispetto della “dignità di tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti eguali e inalienabili”.

Impegniamoci per far rispettare gli impegni presi dai governi per costruire un futuro migliore per tutti, a partire dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e dagli Accordi di Parigi sul clima.

Camminiamo insieme sulla strada che rigenera fiducia, speranza e volontà di cambiamento e… domenica 7 ottobre 2018, a settant’anni dalla firma della Dichiarazione Universale dei diritti umani, a cento anni dalla fine della prima guerra mondiale, a cinquant’anni dalla scomparsa di Aldo Capitini ci diamo appuntamento lungo la strada che conduce da Perugia ad Assisi. Non per fare una nuova marcia perla pace. Ma per ritrovarci e fare insieme, con te e tanti altri, un altro piccolo tratto della lunga marciadella pace e della fraternità che ci vede impegnati tutti i giorni.

Quel giorno uniremo le nostre voci e mostreremo a tutti quanto siamo numerosi. Ci riconosceremo portando ciascuno un segno di quello che facciamo nel corso dell’anno, delle idee e delle proposte che stiamo cercando di realizzare per mettere fine all’orrore e consentire a ciascuno di vivere in pace.

 Partecipa anche tu!

Facciamo del 2018 l’anno della svolta maggiore!

Invia subito la tua adesione, idee e proposte

alla Tavola della Pace, via della viola 1 (06122) Perugia – Tel. 335.6590356 – 075/5736890

email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – www.perlapace.it

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Documento-Verso-la-PerugiAssisi

    Si parla di "DEMOCRAZIA" alla Scuola di formazione sociale e politica 2018

    • Pubblicato inAcli
    Si parla di "DEMOCRAZIA" alla Scuola di formazione sociale e politica 2018

    Quattro appuntamenti per approfondire i fattori che rischiano di compromettere le basi su cui si regge la democrazia, allargando lo sguardo all'Europa e ponendo una particolare attenzione all'Italia.

    Li organizza l'Associazione Partecipare il presente nell'ambito della Scuola di formazione sociale e politica 2018.

    Ecco il programma:

    • Martedì 16 ottobre 2018  - ore 20.30
      Auditorium Istituto S. Pio X, Viale D’Alviano, Treviso
      Populismi e democrazia
      interviene Antonio Maria Baggio, professore di filosofia politica presso l'Istituto universitario Sophia di Loppiano (FI)

      In che condizioni di salute versa la democrazia? Se la qualità della democrazia si misura della sua capacità di produrre effetti positivi e di rafforzare sentimenti di condivisione e fiducia, è oggi più che mai importante riscoprire e reinterpretare una democrazia in grado di affrontare le sfide di oggi e di garantire uguaglianza politica, sociale ed economica.

    • Martedì 30 ottobre 2018 – ore 20.30
      Sala Conferenza Camera di Commercio di Treviso e Belluno, Piazza Borsa, Treviso
      Democrazia e informazione: creazione di senso e di consenso
      interviene Francesco Occhetta, gesuita del Collegio degli scrittori di Civiltà Cattolica

      Le democrazie di oggi sono messe in discussione dalla cultura politica dei populismi europei che esprimono un deficit di rappresentanza, esaltano il nazionalismo, promuovono forme di democrazia diretta, comunicano nel tempo della post verità. Tuttavia il rapporto tra governanti e governati non si basa solo sulla tecnica e le procedure ma su valori e su un sogno da realizzare insieme. Quali sono i rischi per la democrazia?

    • Giovedì 8 novembre 2018 – ore  20.30
      Sala Conferenza Camera di Commercio di Treviso e Belluno, Piazza Borsa, Treviso
      Disuguaglianza e democrazia
      Interviene Marco Almagisti, docente di scienze politiche presso l'Università di Padova

      Per il consolidamento della democrazia è necessario assicurare la piena garanzia dei diritti civili e politici: il Welfare State nasce proprio per rendere quei diritti ulteriormente effettivi. E’ in corso una drammatica secessione politica rispetto agli oneri del Welfare State: quale scenario possiamo immaginare, affinché sia assicurata l’uguaglianza?Quali le possibili soluzioni?

    • Giovedì 22 novembre 2018 – ore 15
      Sala Conferenza Camera di Commercio di Treviso e Belluno
      Piazza Borsa, Treviso
      Le rappresentanze e il governo di cambiamento
      interviene Paolo Feltrin, docente di scienze politiche e sociali presso l'Università di Trieste

      La politica ha ancora bisogno delle Associazioni? Di fronte al governo di cambiamento le rappresentanze sono chiamate ad un profondo ripensamento. Nelle arene dei servizi sindacali si aprono le sfide della concorrenza, dell’informatizzazione, della trasparenza. Rispetto allo scenario europeo, è necessario che le Associazioni e i Sindacati ritrovino, attraverso un cambio di paradigma netto, un modello che sia universalmente riconosciuto e in grado di generare coesione.

    Introduzione

    «La democrazia può resistere alla minaccia autoritaria soltanto a patto che si trasformi, da democrazia di spettatori passivi in democrazia di partecipanti attivi, nella quale cioè i problemi della comunità siano familiari al singolo e per lui importanti quanto le sue faccende private.» (Erich Fromm)

    Ci sono momenti nella storia in cui gli equilibri politici e sociali, faticosamente raggiunti, tendono ad incrinarsi e a vacillare.

    Le democrazie occidentali, che hanno garantito un lungo periodo di pace e sviluppo in molti Stati, appaiono messe in discussione da repentini cambiamenti interni ed esterni a quei Paesi.

    Nel percorso di incontri promossi dalla Scuola di Formazione Sociale e Politica approfondiremo alcuni dei fattori che rischiano di compromettere le basi su cui si regge la democrazia, allargando lo sguardo all’Europa e ponendo una particolare attenzione all’Italia. Faremo il punto sulla crescente disuguaglianza che emerge e che si manifesta sia in termini di sicurezza, di ricchezza, di prestazioni sociali, di opportunità di crescita, sia in termini di “differenze” tra generazioni.

    Prenderemo poi in considerazione il tema dello sviluppo delle forme di comunicazione e le diverse modalità di creazione del consenso.

    Ci occuperemo infine della crisi delle forme di rappresentanza e di tutela, che rischia di consegnare il cittadino, solo, al leader di turno.

    Le Associazioni che hanno dato vita a questa Scuola propongono un percorso di conoscenza e di acquisizione di consapevolezza per i propri iscritti e per tutti i cittadini che intendono partecipare, consapevoli che lo scollamento tra cittadini e istituzioni  condiziona, destabilizzandolo, lo stato di salute delle democrazie contemporanee.

      Festival della statistica a Treviso: si parla di famiglia

      • Pubblicato inAcli
      Festival della statistica a Treviso: si parla di famiglia

      Saranno tre giorni dedicati ai numeri del territorio, quelli del Festival della statistica che si tiene a Treviso il 21-22-23 settembre.
      Quattro in particolare gli incontri a cui partecipa il Forum provinciale delle associazioni familiari cui anche le nostre Acli aderiscono, tutti il 22 settembre a Palazzo dei Trecento.
      Eccoli.

      • "Famiglia: i numeri per tornare a crescere", con il prof. Matteo Rizzoli della Lumsa e Vincenzo Bassi del Forum nazionale delle associazioni familiari
      • "Il presente dei giovani e il futuro del Paese: un'alleanza generativa" con il prof. Alessandro Rosina dell'università Cattolica di MIlano e il dott. Walter Calesso, ricercatore del Centro della Famiglia

      Tutto il programma e gli aggiornamenti sul sito www.festivalstatistica.it

      __________________________________
      PERCHE' IL FESTIVAL DELLA STATISTICA?

      La statistica è un linguaggio che noi, anche inconsapevolmente, usiamo sin da bambini: il nostro pensiero si sviluppa e cresce grazie alla classificazione degli eventi, che ci aiuta a prendere decisioni e a gestire le incertezze.

      Ma anche alla cassa del supermercato quando esibiamo la carta fedeltà, quando cerchiamo qualcosa su internet, al bancone della farmacia mentre ci viene consigliata la cura migliore … dietro tutto questo c'è un algoritmo statistico o uno studio demografico. Per questo la statistica e la demografia sono ormai diventate parte integrante della società ma spesso non viene percepito nel profondo l'apporto fondamentale di queste metodologie al nostro progresso, come alla nostra vita quotidiana.

      Diffondere la cultura e la passione per queste discipline è quindi divulgare un modo ragionato di guardare al reale, che può aiutare a capire i meccanismi sempre più complessi, ma molto affascinanti, della nostra società, valutando in modo critico le informazioni che ogni giorno ci vengono proposte.

      Non è importante diffondere tutto questo?

      Visita all'Isola degli Armeni a Venezia con il Circolo Qdp

      Il Circolo Qdp organizza per il 30 settembre una uscita all'Isola degli Armeni.

      Il programma prevede:

      - Ritrovo e partenza dalla stazione ferroviaria di Conegliano alle ore 9:40.
      - Passeggiata fino all’imbarco con spuntino autogestito.
      - Orario di imbarco ore 13:10 dalla fermata di San Zaccaria (Riva degli Schiavoni) per l’isola di San Lazzaro.
      - Inizio visita guidata ore 13:30 ( costo € 8 a persona).
      - Prenotazioni entro il 23 Settembre al 333 4311727

        Dichiarazione: per il Modello REDDITI (ex Unico) il traguardo è il 31 ottobre

        • Pubblicato inCAF
        Dichiarazione: per il Modello REDDITI (ex Unico) il traguardo è il 31 ottobre

        La fase degli adempimenti dichiarativi non chiude i battenti col 730. C’è infatti tempo fino al 31 ottobre, per chi si fosse dimenticato, o non avesse potuto fare la dichiarazione, di trasmettere il Modello REDDITI (ex Unico) servendosi di un intermediario fiscale come Acli Service.

        Chi deve presentare il Modello REDDITI

        Entro quella data, quindi:

        • chi ha percepito redditi d’impresa, anche in forma di partecipazione;
        • chi ha percepito redditi di lavoro autonomo per i quali è richiesta la partita IVA;
        • chi ha percepito redditi “diversi” non compresi tra quelli indicati nel quadro D, righi D4 e D5 del 730;
        • chi ha percepito plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni qualificate o derivanti dalla cessione di partecipazioni non qualificate in società;
        • chi ha percepito redditi provenienti da “trust”, in qualità di beneficiario;
        • chi deve presentare anche una delle seguenti dichiarazioni: IVA, IRAP, Mod. 770 ordinario e semplificato (sostituti d’imposta);
        • chi deve presentare la dichiarazione per conto di contribuenti deceduti

        potrà inviare il proprio modello (per via telematica) usufruendo dei servizi Entratel e Fisconline, accessibili tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate, oppure affidandosi agli uffici di un intermediario abilitato, come i Caf delle Acli. Facciamo presente che per l’elaborazione del modello, il servizio di Caf Acli è disponibile anche attraverso la nuova piattaforma online che permette di inviare da casa tutta la documentazione, affidando poi ai nostri tecnici il lavoro di compilazione e calcolo.

        Non solo le suddette categorie di contribuenti sono chiamate alla spedizione del modello, ma eventualmente anche:

        • i lavoratori dipendenti che hanno cambiato datore di lavoro e sono in possesso di più certificazioni di lavoro dipendente o assimilati;
        • i lavoratori dipendenti che hanno percepito direttamente dall’INPS o da altri Enti indennità e somme a titolo di integrazione salariale o ad altro titolo, se erroneamente non sono state effettuate le ritenute o se non ricorrono le condizioni di esonero;
        • i lavoratori dipendenti che hanno percepito retribuzioni e/o redditi da privati non obbligati per legge ad effettuare ritenute d’acconto (per esempio collaboratori familiari, autisti e altri addetti alla casa);
        • i lavoratori dipendenti il cui sostituto d’imposta non ha trattenuto il contributo di solidarietà (art. 2 comma 2 D.L. n. 138/2011);
        • i contribuenti che hanno conseguito redditi sui quali l’imposta si applica separatamente (ad esclusione di quelli che non devono essere indicati nella dichiarazione – come le indennità di fine rapporto ed equipollenti, gli emolumenti arretrati, le indennità per la cessazione dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, anche se percepiti in qualità di eredi – quando sono erogati da soggetti che hanno l’obbligo di effettuare le ritenute alla fonte);
        • i lavoratori dipendenti e/o percettori di redditi a questi assimilati ai quali non sono state trattenute o non lo sono state nella misura dovuta le addizionali comunale e regionale all’IRPEF. In tal caso l’obbligo sussiste solo se l’importo dovuto per ciascuna addizionale supera euro 10,33;
        • i contribuenti che hanno conseguito plusvalenze e redditi di capitale da assoggettare ad imposta sostitutiva da indicare nei quadri RT e RM.

        Nel caso dei contribuenti non abilitati ai servizi telematici, che dunque si affideranno a commercialisti o Caf, l’intermediario competente è tenuto a rilasciare l’impegno a presentare – appunto per via telematica – i dati in essa contenuti. Per finire, l’intermediario stesso sarà tenuto, entro 30 giorni dal termine previsto per la presentazione della dichiarazione, a rilasciare, unitamente all’originale del modello, una copia della comunicazione dell’Agenzia delle Entrate che ne attesta l’avvenuto ricevimento.

        Tale comunicazione diverrà quindi per il contribuente la prova dell’avvenuta consegna del modello. Potrebbe però capitare che una volta inviata la dichiarazione, il sistema dell’Agenzia la scarti per la presenza di dati non corretti o non richiesti, oppure perché trasmessa più volte. In casi del genere le Entrate notificheranno lo scarto all’intermediario abilitato, con la possibilità di inviare nuovamente il modello in modo corretto entro cinque giorni dalla notifica.

        31 ottobre: termine ultimo anche per rettificare il 730

        C’è infine un altro aspetto da rammentare. La scadenza ordinaria prorogata al 31 ottobre chiama infatti a raccolta anche quei contribuenti che hanno sì presentato il 730, ma che solo dopo si sono accorti di aver commesso degli errori a proprio favore, la cui rettifica comporti un minor credito o un maggior debito. L’errore a favore, in sostanza, si verifica quando nel 730 è stato dichiarato o un reddito inferiore al reale, o magari quando si sono richieste detrazioni non spettanti o in misura maggiore rispetto al dovuto.

        In questi casi, quindi, l’unica soluzione possibile per poter sanare la propria posizione non è quella del 730 integrativo (previsto soltanto in caso di errori a sfavore), ma appunto la consegna di un Modello REDDITI cosiddetto “correttivo nei termini”. Per altro, ai fini del ravvedimento operoso, la medesima scadenza del 31 ottobre riguarda automaticamente anche il termine per l’invio dei modelli integrativi volti a sanare le violazioni commesse nelle scorse dichiarazioni 2017 su redditi 2016, dal momento appunto che il termine delle dichiarazioni integrative sull’anno precedente coincide col termine ordinario delle dichiarazioni dell’anno in corso.

        Fonte: mycaf.it

        Buono libri della Regione Veneto: via alle domande fino al 15 ottobre

        • Pubblicato inCAF
        Buono libri della Regione Veneto: via alle domande fino al 15 ottobre

        La Regione del Veneto ha approvato il bando per la concessione del contributo “Buono-libri e contenuti didattici alternativi” per l’anno scolastico formativo 2018/2019 a favore delle famiglie degli studenti residenti nella Regione Veneto.

        Le domande dovranno essere presentate dal 14 settembre 2018 e fino alle ore 12.00 del 15 ottobre 2018, secondo le modalità previste dal bando, pubblicato sul sito della Regione.

        Acli Service Treviso gestirà le domande su appuntamento: contattaci al numero 0422 1836144 per avere maggiori informazioni.

        Come funziona

        Il contributo può essere richiesto per le seguenti spese:

        • Acquisto dei libri di testo, contenuti didattici alternativi indicati dalle Istituzioni scolastiche e formative nell’ambito dei programmi di studio da svolgere presso le medesime
        • Acquisto di dotazioni tecnologiche (personal computer, tablet, lettori digitali) fino ad un massimo di euro 100,00. 
        • Sono esclusi i dizionari, gli strumenti musicali, il materiale scolastico (cancelleria, calcolatrici, stecche ecc..).

        Possono richiederlo le famiglie degli studenti residenti nel Veneto che frequentano nell’anno 2018/2019:

        • Istituzioni scolastiche: secondarie di I o II grado, statali, paritarie, non paritarie (incluse nell’Albo regionale delle “Scuole non paritarie”);
        • Istituzioni formative accreditate dalla Regione del Veneto, che svolgono i percorsi triennali o quadriennali di istruzione e formazione professionale, compresi i percorsi sperimentali del sistema duale e attivati in attuazione dell’Accordo in Conferenza Stato-Regioni del 24/09/2015;

        e che hanno il seguente ISEE 2018:

        • Fascia 1: da euro 0 a 10.632,94 – contributo concesso fino al 100% della spesa, compatibilmente con le risorse disponibili;
        • Fascia 2: da euro 10.632,95 a 18.000,00 – contributo concesso in base alla proporzione tra la spesa e le risorse disponibili;
        • La spesa per le dotazioni tecnologiche può essere riconosciuta esclusivamente agli studenti che rientrano nell’obbligo di istruzione (fino al II anno delle Istituzioni: scolastiche statali, paritarie, non paritarie e formative accreditate dalla Regione Veneto)

        Per saperne di più, clicca qui per visitare il sito della Regione.

        Fonte: Regione Veneto

        International Cooperation Summer School a Cagliari

        • Pubblicato inIPSIA
        International Cooperation Summer School a Cagliari

        Ipsia Sardegna, le Acli di Cagliari e i Giovani delle Acli di Cagliari presentano la II edizione della International Cooperation Summer School, il progetto cofinanziato dalla Fondazione di Sardegna che si terrà a Cagliari dal 30 Settembre al 7 Ottobre 2018

        La Summer school è dedicata a tutti i giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni: le iscrizioni terminano il 17 settembre ed è prevista una copertura dei costi sostenuti per la partecipazione.

        I partecipanti assisteranno a seminari informativi/formativi, testimonianze di esperti, workshop, attività di gruppo legate al settore della cooperazione e della progettazione europea, intervallati da visite, escursioni e serate interculturali, per un totale di 6 giorni di attività.

        Ad esclusione delle visite e dei city tour, le attività della Summer school sono residenziali e si terranno presso l'Hostel Marina a Cagliari.

        Quanto costa

        Vitto e alloggio saranno a carico di Ipsia Sardegna. 

        Il costo del volo, per i partecipanti che provengono da altre regioni di Italia o da altri Paesi Europei, verrà coperto al 50%, alle condizioni indicate nel modulo di registrazione, da parte di Ipsia Sardegna.

        Quali sono i requisiti

        Trattandosi di un progetto che coinvolge giovani provenienti da paesi europei ed extraeuropei, la lingua ufficiale dei lavori è l'inglese, la cui conoscenza è ritenuta essenziale ai fini della partecipazione. 

        Coloro che non fossero già tesserati Acli, ai fini della partecipazione, saranno tenuti a sottoscrivere la nostra tessera associativa ad un costo di 10 euro. 

        Come candidarsi

        È possibile presentare la propria richiesta di candidatura in via diretta, o tramite uno dei Circoli Acli del territorio, entro e non oltre il giorno 17 settembre 2018.

        Per candidarsi individualmente è sufficiente compilare il modulo di candidatura specificando i propri dati personali, e allegando un documento d'identità valido e il Curriculum vitae.

        Ogni circolo può presentare al massimo 3 candidature. La partecipazione, una volta aderito, dovrà essere garantita durante tutte le attività.

        Per informazioni

        In fondo a questa pagina puoi scaricare il programma provvisorio delle attività e la locandina.  

        Non esitare a contattarci al numero 070 43039 o tramite la pagina Facebook Sportello Europa Acli.

        Fonte: Segreteria Ipsia Sardegna

        Servizio civile, i progetti di Ipsia e Acli anche all'estero

        • Pubblicato inIPSIA
        Servizio civile, i progetti di Ipsia e Acli anche all'estero

        Le Acli e Ipsia sono alla ricerca di candidati per il Bando Volontari di Servizio Civile Nazionale anche per i progetti all'estero. Il bando si chiuderà il 28 settembre 2018, termine ultimo per l'invio della propria candidatura.

        Si tratta di una esperienza a cui possono prendere parte giovani tra i 18 ed i 28 anni e 364 giorni, italiani e stranieri purchè residenti in Italia, che abbiano voglia di mettersi in gioco su temi come la povertà educativa, la cittadinanza attiva, la migrazione, il turismo responsabile, la tutela dell'ambiente e la cooperazione allo sviluppo.

        Il progetto all'estero

        L'ong Ipsia attraverso le Acli gestirà il progetto "Affacciati ad altri balconi", che vedrà 16 volontari impegnati in attività di cooperazione allo sviluppo in Albania, Bosnia Erzegovina, Kosovo, Romania, Moldavia, Kenya, Senegal e Mozambico

        Il progetto si propone di contribuire a rafforzare la resilienza delle comunità nelle quali si intende lavorare. In contesti così precari è fondamentale concentrarsi su programmi semplici e flessibili che sviluppino contemporaneamente le capacità governative delle comunità, ed in particolare la capacità di rispondere in maniera adeguata a situazioni di crisi economico-sociali ed ai disastri naturali.

        In Bosnia Erzegovina i volontari saranno impiegati anche in attività di supporto alla Croce rossa locale impegnata nell'assistenza dei migranti a Bihac e dintorni.

        Per informazioni

        L'impegno richiesto ai candidati idonei selezionati sarà di 1.400 ore per tutto l'anno, ricompensato con un contributo di circa 430 euro al mese, al quale (solo per i progetti all'estero) si aggiunge una indennità per ogni giorno effettivamente trascorso al di fuori del territorio nazionale, che copre il vitto e l'alloggio ed il cui ammontare cambia a seconda del Paese in cui si presta servizio.

        Se sei interessato, contatta il numero 06 5840400 o 02 7723227. Per inviare la candidatura ESTERO visita il sito www.acliserviziocivile.org.

        Fonte:www.ipsia-acli.it

        Le Acli per la famiglia e la scuola

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        Le Acli per la famiglia e la scuola

        Le Acli di Treviso accompagnano le famiglie e le scuole nell'educazione dei figli. 

        Con l'inizio dell'anno scolastico 2018/2019, abbiamo selezionato tre iniziative importanti rivolte ai nostri soci, a tutte le famiglie e agli istituti scolastici, che ci permettono di rispondere in modo concreto ad alcuni dei bisogni provenienti dal mondo della scuola.

        Clicca sul titolo di ogni paragrafo per leggere tutti i dettagli.

        Buono sconto per l'acquisto di libri: ultimi coupon disponibili

        I soci Acli 2018 possono richiedere un "Buono scuola" del valore di 10 euro, da utilizzare presso la Libreria Goldoni di Treviso su una spesa minima di 100 euro, che comprende l'acquisto di libri di testo (scolastici ed universitari, anche usati), cancelleria e altri libri. 

        Il buono, utilizzabile fino al 30 settembre, è nominativo e può essere ritirato alla reception degli uffici delle Acli a Treviso, in viale della Repubblica 193/A, nei seguenti orari: lun.-ven. 8.30-12.30 e 14.30-17.30, fino ad esaurimento dei buoni stessi.

        Buono-libri anno scolastico 2018/2019 della Regione Veneto per le famiglie

        La Regione del Veneto ha approvato il bando per la concessione del contributo “Buono-libri e contenuti didattici alternativi” a favore delle famiglie degli studenti residenti in Veneto.

        Le domande dovranno essere presentate dal 14 settembre 2018 e fino alle ore 12.00 del 15 ottobre 2018, secondo le modalità previste dal bando pubblicato sul sito della Regione.

        Acli Service Treviso gestirà le domande su appuntamento: leggi come funziona nell'articolo di approfondimento, e contattaci al numero 0422 1836144 per avere maggiori informazioni.

        Voucher educativi 2018 della Regione Veneto per le scuole

        Sono 2 i percorsi che le Acli di Treviso hanno proposto alla Regione nell'ambito dei Voucher educativi 2018, e a cui le scuole (di ogni ordine e grado in tutta la provincia Treviso) posso accedere: "Oltre il bullo e la vittima" e "Io non sono di qui".

        Le scadenze e le modalità di partecipazione sono consultabili nell'articolo dedicato

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        Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio

        Giorgio La Pira