La Fap Acli su pensioni e quattordicesima
Si riaccende lo scontro tra l’Inps e il Governo sulla riforma delle pensioni. Non lasciano spazio ad equivoci, neanche questa volta, le parole del presidente dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale: e dichiarazioni di Tito Boeri sulla riforma pensioni targata Renzi-Poletti, inclusa nella legge di Bilancio 2017, hanno scatenato polemiche e riaperto lo scontro con l'esecutivo sul piano di revisione previdenziale.
"Questa è una manovra - ha detto il presidente dell'Inps - che fa aumentare il debito implicito e ogni manovra che lo fa scarica oneri sulle generazioni future”.
Lo stesso Boeri aveva già proposto ai tempi del governo Renzi un piano di riforma pensioni che, a suo dire, riusciva a coniugare flessibilità, equità e sostenibilità. Piano bocciato in favore di altre misure elaborate del governo nell'ambito del tavolo di confronto con i sindacati.
Una riforma pensioni che ancora una volta non appare equa agli occhi di Boeri. Secondo il presidente dell'Inps la legge di Bilancio 2017 "aumenta la spesa pensionistica accrescendo la generosità di trattamenti su categorie che hanno già fruito - ha sottolineato - di trattamenti più vantaggiosi di chi ne fruirà in futuro". In linea generale Boeri dà comunque un giudizio sostanzialmente positivo sull'Anticipo pensionistico (Ape) in versione social ma punta l'indice sull'ampliamento della quattordicesima.
"L'intervento sulla quattordicesima - ha spiegato il presidente dell'Inps - può venire a premiare delle persone che si trovano in famiglie dove ci sono altre persone - ha evidenziato - che hanno pensioni elevate o patrimoni ingenti".
Ma è fuori dalla realtà affermare che la 14esima per le pensioni fino a 1.000 euro favorisce i pensionati ricchi.
Troviamo viceversa interessanti le misure di flessibilità che certamente possono aiutare e favorire il ripristino di un turn over nel mercato del lavoro a beneficio delle giovani generazioni.
Altro dato interessante l'introduzione di provvedimenti che migliorano il futuro previdenziale dei giovani e delle donne anche attraverso il rilancio della previdenza complementare.
Franco Bernardi
Vice segretario vicario Fap Acli Treviso