Nonno, mi compri il cellulare? Se ne discute a Susegana il 23 marzo
FARE I NONNI: UN MESTIERE DA IMPARARE?
“Nonno, mi compri il cellulare?” è il provocatorio titolo della serata promossa dal Circolo Acli sulla relazione tra nonni e genitori nella cura delle nuove generazioni.
“Chi vi ha insegnato a fare i nonni?”. “Nessuno!”. “E allora come si fa?”. Le Acli di Susegana hanno provato a rispondere a queste domande approfondendo iltema con un incontro aperto al pubblico in cui sono intervenute Lucia Gerolimetto e Vania Cusinato, psicologhe e consulenti educative.
Guarda il pdf con le slide che sintetizzano i contenuti dell'incontro
Sfoglia l'album con le foto della serata
Mentre vengono organizzate delle “Scuole” per aiutare i genitori a riflettere sui propri compiti, sulle dinamiche educative con i figli, sulle principali e più urgenti criticità che si trovano ad affrontare, per i nonni non ci sono proposte, raramente si promuovono incontri di riflessione. Non che abbiano meno necessità di condividere le fatiche e le gioie del loro ruolo, solo questa relazione è affidata al buon senso; e va bene, tuttavia può essere necessario, qualche volta, fermarsi e provare ad approfondire.
Educare spetta, in prima istanza, ai genitori che non devono svendere a nessuno il proprio compito educativo, non fosse altro che perché lo scelgono. I nonni devono rispettare questo ruolo, rinforzarlo e potenziarlo se possibile, non interferendo nelle decisioni dei figli. “Abbiate la discrezione e la saggezza di non interferire; tenete la giusta e rispettosa distanza verso la genitorialità dei vostri figli. Il vostro ruolo educativo è diverso dal loro. Anche se sbagliano, usate la pazienza: i bambini non hanno bisogno di genitori perfetti ma autentici, credibili”.
Del resto, non di solo mamma e papà vivono i figli perché intorno ai bambini esiste una comunità di persone coinvolte nella loro crescita: i parenti, la scuola, la parrocchia. Se i genitori sono sempre di corsa, i nonni possono regalare ai nipoti il “respiro del tempo”, che è quello della presenza, della calma, della disponibilità, del ricordo, dello spazio del gioco. Silvia Vegetti Fenzi, nel suo libro “Nuovi nonni per nuovi nipoti” esorta: “Ricordatevi: voi non avete compiti educativi diretti, potete sperimentare il piacere di condividere con i bambini ambiti di libertà, di fantasia e di gioco. Siate una presenza di luce, ricevere molto e molto avrete donato”.