Per il 2020 ci sono importanti novità sul fronte del versamento dei contributi Inps per i collaboratori domestici: è stato rinviato al 1 luglio 2020 infatti, l’obbligo di usare la piattaforma “pagoPA” per effettuare il pagamento dei contributi. Ci sono dunque altri 6 mesi dunque per registrarsi con il nuovo sistema che diventerà obbligatorio e di fatto sostituirà i Mav e tutti gli altri metodi di pagamento.
Per quanto riguarda i primi 6 mesi del nuovo anno quindi rimane tutto invariato: i datori di lavoro domestico dovranno segnare correttamente la prima scadenza sul calendario, il versamento cioè dal 1° al 10 gennaio 2020 dei contributi Inps e Cassa colf relativi all’attività lavorativa svolta nel trimestre precedente.
Come si dovrà fare? Utilizzando gli abituali canali che si sono sempre usati per pagare i Mav: banche; home banking (cercando i loghi “CBILL” o “pagoPA”); sportelli ATM abilitati; punti vendita di SISAL, Lottomatica e Banca 5, uffici postali o direttamente sul sito dell’INPS (scegliendo l’opzione paga online il “pagoPA”).
L’obbligo di pagare i tributi dovuti all’Inps e alla Pubbliche amministrazioni tramite la suddetta piattaforma slitta dunque di 6 mesi, visto che l’obbligo era previsto per il 1° gennaio 2020.